Agenzia Entrate – Pubblicato il codice tributo per Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 97/E del 25 novembre 2015, ha provveduto a istituire il codice tributo per la fruizione in compensazione, cioè ‘6857‘, denominato ‘Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – art. 3, D.L. 23 dicembre 2013, n. 145‘.

Il codice deve inserito nella sezione ‘Erario‘ del modello di versamento, in corrispondenza delle somme riportate nella colonna ‘importi a credito compensati‘ o, laddove il contribuente debba procedere alla restituzione dell’agevolazione, nella colonna ‘importi a debito versati‘. Nel campo di riferimento, invece, va inserito l’anno in cui è stata sostenuta la spesa.

Dunque, dal 1° gennaio 2016 le imprese potranno utilizzare in compensazione, tramite modello F24, il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, previsto dal decreto-legge n. 145-2013 e aggiornato dalla Legge di stabilità 2015.

Per usufruire del credito d’imposta e per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Horizon 2020 – Al via i bandi 2016-2017

La Commissione europea ha pubblicato i primi 50 bandi del secondo Programma di lavoro H2020, che riunisce i Work programme delle diverse tematiche di Horizon, con un budget complessivo di 16 miliardi di euro.

Sono circa 50 le call programmate suddivise tra i tre pilastri fondamentali (Excellent Sciences, Industrial leadership, Societal Challenges) e i Programmi trasversali.

Particolarmente interessante è lo strumento rivolto alle PMI, le quali possono partecipare anche in forma singola. Per questo particolare strumento i topic sono:

Per approfondimenti, è possibile visitare il nostro sito dedicato.

 

 

Regione Emilia Romagna – Progetti di ricerca industriale strategica in ambito energetico

La Regione Emilia-Romagna intende valorizzare il ruolo dei laboratori e centri della Rete Regionale dell’Alta Tecnologia, come punto di riferimento del sistema regionale di innovazione e fattore cruciale per lo sviluppo del sistema produttivo anche nell’ambito energetico.

In particolare il bando punta a promuovere la realizzazione di progetti strategici di ricerca industriale rivolti a sviluppare nuovi prodotti e tecnologie per:

  • nuovi sistemi di microgenerazione termica ed elettrica;
  • sistemi di telecontrollo, riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici;
  • sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili;
  • sistemi di stoccaggio dell’energia;
  • riqualificazione delle infrastrutture energetiche nell’ottica delle smart grid

Possono partecipare al bando i raggruppamenti che comprendono laboratori di ricerca accreditati dalla Regione Emilia-Romagna.
Inoltre possono far parte del raggruppamento anche:
a) i centri per l’innovazione accreditati dalla Regione Emilia-Romagna;
b) altri centri e strutture operanti per il trasferimento tecnologico;
c) altri organismi di ricerca non accreditati ;
d) soggetti di natura pubblica o organizzazioni no profit configurabili come stakeholders del progetto e dei risultati previsti, in particolare Comuni ed altre amministrazioni locali.

I soggetti di cui ai punti c. e d. possono avere sede anche al di fuori del territorio regionale per una compartecipazione fino al10% alle spese del progetto.

L’inizio delle attività progettuali è stabilito convenzionalmente al 01/06/2016 e dovranno concludersi entro il 31/05/2018.

Il contributo massimo concedibile è di 1.000.000 euro fino al 70% per ricerca e sviluppo e fino al 100% per la diffusione e valorizzazione.

Fonte: Regione Emilia Romagna

Il Credito di imposta Ricerca e Sviluppo si rafforza: 200 milioni in più

La Legge di stabilità attesa per il 15 ottobre conterrà importanti novità per quanto riguarda il credito di imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, oltre ad un incremento delle risorse per 200 milioni di euro.

Innanzitutto, il tetto annuo del credito d’imposta per singolo beneficiario dovrebbe salire da 5 a 10 milioni di euro, rendendo in partenza più appetibile il sostegno.

La seconda novità riguarda il meccanismo di calcolo del credito d’imposta: resta il sistema incrementale  ma spunta un “premio” aggiuntivo, da calcolare sullo stock degli investimenti effettuati. In sostanza, al 25% calcolato sull’eccedenza si aggiungerebbe un 10% – fino a un massimo di 20 milioni di euro – del volume totale investito per personale altamente qualificato, per personale tecnico e per ricerca contrattualizzata “extra muros”.

L’inserimento del personale tecnico, in particolare, sarebbe una novità assoluta e consentirebbe di ampliare in modo significativo il bacino delle spese relative all’occupazione.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Fonte: Il Sole 24 ore

 

Regione Lombardia – Incentivi a sostegno dell’innovazione delle PMI

La Regione Lombardia concede contributi a fondo perduto fino a 50.000€ per progetti di innovazione di processo, di prodotto e organizzativa delle piccole  e medie imprese del territorio.

Possono accedere alle agevolazioni le imprese, attive da più di un anno, che esercitano una attività economica classificata con CODICE ATECO 2007 primario e/o secondario, nei seguenti settori:

  • settore manufatturiero e delle costruzioni (lettere C ed F della classificazione ATECO);
  • settore dei servizi alle imprese (classificazioni ISTAT ATECO 2007 codici J62, J63, M71.11, M71.12.1, M71.12.2, M72, M74.10.1, M74.10.3 e M74.10.9).

L’impresa  proponente dovrà presentare una proposta progettuale concreta e implementabile in grado di rispondere alle esigenze aziendali o alle sfide del mercato con le seguenti caratteristiche:

  1. sviluppare nuovi business centrati su nuovi prodotti o servizi con caratteristiche di novità rispetto al mercato, all’azienda, e/o incentrati sull’utilizzo di nuove tecnologie o sull’utilizzo di tecnologie già esistenti con modalità e funzionalità innovative per l’azienda;
  2. realizzare attività per ideare e mettere a punto nuovi processi produttivi, logistici o distributivi o per permettere un notevole miglioramento dei prodotti e/o servizi o processi esistenti;
  3. sviluppare e migliorare funzioni/attività finalizzate all’aumento dell’efficienza e dellaproduttività e/o ampliamento della capacità produttiva e al miglioramento delle performance aziendali;
  4. sviluppare sistemi e strumenti di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni compreso anche il miglioramento significativo delle modalità relazionali con clienti e/o fornitori.

I costi ammissibili sono i seguenti:

  • Spese di personale dipendente e non, relative a ricercatori, tecnici e altro personale impiegati per la realizzazione del progetto, fino al 60% dell’investimento;
  • Costi di messa a disposizione di personale altamente qualificato da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa che svolga attività di ricerca, sviluppo e innovazione in una funzione di nuova creazione nell’ambito dell’impresa beneficiaria e non sostituisca altro personale;
  • Costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
  • Costi dei servizi di consulenza esterna e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per acquisire competenze specialistiche finalizzate alla realizzazione del progetto (ad esempio costi per la progettazione, per check up tecnologici e organizzativi, per consulenze specialistiche legate allo sviluppo di innovazioni di prodotto, processo e organizzative all’interno dell’impresa, ecc..);
  • Costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi direttamente imputabili al progetto.

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Anticipazione – In arrivo due bandi per la Ricerca e Sviluppo in Emilia Romagna

E’ prevista per il mese di luglio la pubblicazione di due bandi volti a favorire i progetti di Ricerca e Sviluppo in Emilia Romagna nell’ambito del programma POR-FESR 2014-2020.

La Regione emanerà un bando con una dotazione finanziaria di 35 milioni di euro rivolto ai Laboratori di ricerca accreditati e un bando con una dotazione di 30 milioni di euro rivolte alle piccole, medie e grandi imprese del territorio.

Nello specifico:

– Contributi ricerca e sviluppo per i laboratori 

Il bando è finalizzato a promuovere  il passaggio dalle innovazioni dal livello TRL 4 (technology validated in lab) al livello TRL 5 (technology validated in relevant environment) secondo la classificazione Horizon 2020 e si rivolge ad un raggruppamento di almeno 2 laboratori accreditati alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna che dovranno guidare il progetto ed intercettare le imprese interessate alla realizzazione di prototipi.

E’ previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili fino ad un massimo di un milione di euro.

– Contributi ricerca e sviluppo per le imprese

Il bando per le imprese si articola in due sottomisure:

A) R&S per lo sviluppo di un nuovo prodotto o servizio

b) Innovazione accompagnata da uno sviluppo industriale e occupazionale. 

La Misura A si rivolge a piccole, medie e grandi imprese della Regione e finanzia progetti di almeno 250.000 euro. L’intensità del contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese di Ricerca Industriale e 25% dello Sviluppo. Le PMI possono ottenere un ulteriore 10% di contributo nel caso in cui il progetto preveda l’assunzione di ricercatori e aumento occupazionale. Per le Grandi Imprese è obbligatoria l’assunzione di almeno due ricercatori.

La Misura B finanzia progetti di almeno 750.000 euro e necessita, oltre ad un progetto di R&S, investimenti industriali di ampliamento tecnologico. Per le Grandi Imprese è obbligatoria l’assunzione di almeno tre ricercatori.

Per entrambe le misure, è necessario che il progetto porti ad un riscontro commerciale/industriale nel breve periodo.

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Credito di imposta per R&S: decreto attuativo firmato dal ministro Guidi

Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi intervenendo all’assemblea di Confindustria, ha annunciato che il decreto attuativo sul credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo è stato firmato mercoledì e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è, dunque, imminente. 

Il credito d’imposta – senza limite di fatturato per le imprese beneficiarie – riguarda gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.

Il credito d’imposta spetta nella misura del 25% fatte salve alcune tipologie di spesa per le quali si arriva al 50%: costi per il personale altamente qualificato e per contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca o altre imprese comprese le startup innovative. Il credito d’imposta è riconosciuto, fino ad un importo massimo annuale di 5 milioni per ciascun beneficiario, a condizione che siano sostenute spese per attività di R&S per almeno 30mila euro.

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Contratti di Sviluppo – Dal 10 giugno la presentazione delle nuove domande

Dalle ore 12 del 10 giugno 2015 sarà possibile presentare domanda a valere sullo strumento Contratto di Sviluppo, gestito da Invitalia. 

Il contratto di sviluppo è uno strumento agevolativo “negoziale” dedicato al sostegno di investimenti strategici ed innovativi di grandi dimensioni nel settore industriale, turistico o di tutela dell’ambiente. 

È composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra loro e può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.

In particolare, il Contratto di Sviluppo INDUSTRIALE finanzia progetti di investimento:

  • nei settori manifatturiero, estrattivo, trasporti e della fornitura di energia (salvo i divieti e le limitazioni previste dalle normative UE)
  • in alcune attività di gestione dei rifiuti e risanamento
  • in alcune attività di servizio, informazione e comunicazione come call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio ecc.

Il Contratto di Sviluppo TURISTICO finanzia progetti di investimento:

  • nel settore ricettività e nelle eventuali attività integrative e/o nei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico. Sono ammissibili anche le correlate attività commerciali complementari (nel limite del 20% degli investimenti da realizzare.

Il Contratto di Sviluppo per la TUTELA AMBIENTALE finanzia progetti:

  • per innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria
  • per anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’unione, non ancora in vigore, che innalzano il livello di tutela ambientale
  • per consentire maggiore efficienza energetica
  • per realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento
  • per realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti (limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale).

L’investimento minimo è di 20 milioni di euro e possono partecipare sia le aziende italiane che quelle straniere. 

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Regione Lombardia – Finanziamenti a tasso agevolato per progetti di R&S

La Regione Lombardia concede finanziamenti agevolati fino al 100% delle spese ammissibili e con un tasso di interesse pari allo 0,50% per progetti di Ricerca e Sviluppo.

Possono richiedere domanda di contributo le micro, piccole e medie imprese attive sul territorio della Lombardia e impegnate nei settori manufatturiero, delle costruzioni e dei servizi alle imprese.

Inoltre, i progetti devono fare riferimento alle seguenti aree di specializzazione individuate dalla Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione (S3):
1. aerospazio
2. agroalimentare
3. eco-industria
4. industrie creative e culturali
5. industria della salute
6. manifatturiero avanzato
7. mobilità sostenibile
ed essere realizzati in Lombardia.

Le spese ammissibili si riferiscono a:
a) le spese di personale relative a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario purché impiegati per la realizzazione del progetto, fino ad un massimo del 50% delle spese totali ammissibili; 
b) i costi di ammortamento relativi ad impianti, macchinari e attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto ;
c) i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne, nonché i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca; 
d) materiali direttamente connessi alla realizzazione del progetto, per un massimo del 10% delle spese totali ammissibili;
e) spese generali forfettarie addizionali derivanti direttamente dal progetto per un massimo del 15% delle spese di personale; sono incluse le spese relative alle “utenze”, la commissione annuale o frazione per il rilascio di una eventuale garanzia fidejussoria purché la fidejussione sia stata richiesta con riferimento al progetto ammesso a finanziamento e per il periodo di durata del progetto;
f) i costi per il deposito di brevetti e/o per la convalida dei brevetti effettuati nel periodo di realizzazione del progetto, fino ad un massimo del 15% delle spese totali ammissibili.

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Legge di Stabilità 2015 – Via al nuovo credito d’imposta per investimenti in Ricerca e Sviluppo

La Legge di Stabilità 2015 introduce importanti novità per le imprese che investiranno in attività di Ricerca e Sviluppo nel periodo 2015-2019.

Il Governo prevede,infatti,  un credito d’imposta che sarà applicato dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2019 per tutte le categorie di imprese che effettueranno investimenti in attività di ricerca e sviluppo, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico e dal regime contabile adottato.

Il credito d’imposta sarà pari ad una quota fino al 50% delle spese sostenute ( a seconda delle tipologie di spese) in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.

L’importo massimo annuale concedibile è di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, purché le spese per attività di R&S non siano inferiori a 30mila euro.

Le spese ritenute ammissibili sono:

Personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo precedentemente illustrate, in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso un’università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico.
Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio,  in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo.
Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative.
Competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.