Regione Veneto – Contributi a fondo perduto per le imprese femminili

La Regione Veneto concede contributi a fondo perduto per le imprese femminili, attive sul territorio regionale.

Sono ammesse alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese (PMI) dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi che rientrano in una delle seguenti tipologie:
i) imprese individuali di cui sono titolari donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
ii) società anche di tipo cooperativo i cui soci e organi di amministrazione sono costituiti per almeno due terzi da donne residenti nel Veneto da almeno due anni e nelle quali il capitale sociale è per almeno il cinquantuno per cento di proprietà di donne.

Sono ammissibili i progetti di supporto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e i progetti di rinnovo e ampliamento dell’attività esistente.
Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature nuovi di fabbrica;
b) arredi nuovi di fabbrica;
c) negozi mobili;
d) mezzi di trasporto ad uso interno o esterno, a esclusivo uso aziendale, con l’esclusione delle autovetture;
e) impianti tecnici di servizio agli impianti produttivi;
f) programmi informatici.

Il contributo concesso è a fondo perduto e copre fino al 30% delle spese ritenute ammissibili.

Le imprese possono ottenere fino a 51.000€ di contributo che corrisponde ad una spesa pari a 170.000€.

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Legge di Bilancio 2018 – Tutte le novità

La legge di Bilancio 2018 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2017.

Ecco tutte le principali novità per le imprese:

Super e iperammortamento

Il super ammortamento arriva al suo terzo anno di applicazione ma con un aliquota ridotta dal 140% al 130%. Il super ammortamento si potrà richiedere per i beni acquistati dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, ovvero entro il 30 giugno 2019, a condizione che entro fine 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Restano fuori dai beni agevolabili i mezzi di trasporto fino a nove posti, ciclomotori, moticicli e autocaravan.

Confermato a pieno e rafforzato l’iperammortamento al 250% per beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0. Sarà possibile sostituire con macchinari più performanti i beni agevolati senza perdere il diritto a usufruire dell’agevolazione. Per l’iper ammortamento, inoltre, i tempi sono dilatati: sarà disponibile per investimenti in beni nuovi effettuati entro il 31 dicembre 2018, oppure entro il 31 dicembre 2019 se si paga comunque un acconto pari ad almeno il 20% entro il 2018.

Nuova Sabatini

Iniezione di risorse per la Nuova Sabatini. Sono stati stanziati, infatti, 330 milioni per rilanciare una delle misure più sfruttate dalle aziende.  La misura prevede la concessione di finanziamenti alle PMI da parte delle banche e degli intermediari finanziari che aderiscono ad apposite convenzioni tra ABI, CDP e MISE. I finanziamenti concessi alle imprese devono avere importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro, possono coprire fino al 100% degli investimenti ed essere assistiti dal Fondo centrale di garanzia fino all’80% dell’ammontare del prestito. L’ammontare del contributo del ministero dello Sviluppo economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (contributo maggiorato del 30% introdotto dalla legge di bilancio 2017 per i beni che ricadono sotto l’ombrello di Industria 4.0).

Formazione per industria 4.0

E’ stato introdotto un credito d’imposta pari al 40% delle spese sostenute per la formazione in ottica 4.0. Dunque, la formazione dei dipendenti in ambito della cyber-security, big data, robotica e internet delle cose può essere agevolata fino ad un massimo di 300.000 euro.

Sgravio contributivo per l’assunzione di giovani

Tra le principali misure della legge di Bilancio ci sono gli sgravi contributi per le nuove assunzioni, un incentivo strutturale che da gennaio 2018 mirerà a promuovere l’occupazione dei giovani in modo stabile. Per il solo 2018 lo sgravio sarà applicabile per l’assunzione di under 35, mentre a partire dal 2019 lo sgravio del 50% spetterà solo ai datori di lavoro che assumono giovani fino a 29 anni. L’incentivo consiste nell’esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di 3mila euro all’anno. Decontribuzione totale, solo per il 2018, anche per le assunzioni di soggetti residenti nelle Regioni del Mezzogiorno che non abbiano compiuto i 35 anni di età o che siano disoccupati da almeno sei mesi.

Credito d’imposta per quotazione PMI

La Legge di Bilancio 2018 introduce un credito d’imposta dei costi di consulenza sostenuti dalle PMI che intendono quotarsi in un mercato regolamentato. Il credito d’imposta copre il 50% dei costi di consulenza sostenuti fino al 31 dicembre 2020, fino ad un importo massimo del credito di 500mila euro.

Regione Veneto – Incentivi per le start-up innovative e gli spin off della ricerca

La Regione Veneto concede contributi a fondo perduto fino al 60% delle spese ammissibili per sostenere le start up innovative.

Possono presentare domanda di sostegno le piccole e micro imprese, anche in forma di spin-off della ricerca, regolarmente costituite come società di capitali, registrate nella Sezione speciale del Registro delle imprese dedicata alle start-up innovative e i cui progetti siano localizzati all’interno della Regione Veneto.

Sono ammissibili i progetti di creazione o consolidamento di start-up innovative e spin-off della ricerca coerenti con la RIS3 Veneto e con il Piano Strategico Regionale per la Ricerca Scientifica e lo Sviluppo Tecnologico e, orientatati, quindi, verso le traiettorie di sviluppo dei quattro ambiti di specializzazione: Smart Agrifood, Sustainable Living, Smart Manufacturing e Creative Industries attraverso lo sfruttamento delle tecnologie abilitanti – micro e nano elettronica, materiali avanzati, biotecnologie industriali, fotonica, nanotecnologie e sistemi avanzati di produzione – e i driver dell’innovazione, intesi come fattori catalizzatori o di stimolo per l’innovazione, non solo tecnologica.

Sono ritenute ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

a) Investimenti: acquisizione di macchinari, attrezzature, arredi strettamente funzionali all’attività d’impresa, acquisizione di brevetti, licenze e software specifici di stretta pertinenza con l’attività d’impresa;

b) Strumenti e attrezzature: locazione o noleggio di attrezzature tecnico-specialistiche;

c) Consulenze specialistiche e servizi esterni: di carattere tecnico-scientifico: utilizzati esclusivamente per l’attività di impresa, come prove di laboratorio, test e attività di prototipazione, nonché i costi per l’utilizzo di laboratori di ricerca o di prova, servizi informatici e ICT; di business; o promozionali quali ed esempio servizi, fiere, eventi, show room, temporary shop (massimo il 20% del progetto).

Il sostegno, in forma di contributo a fondo perduto, è concesso a fronte di un progetto che prevede una spesa ammissibile compresa tra euro 15.000,00 ed euro 200.000,00, mentre l’intensità del sostegno è pari al 60%  della spesa ammissibile.

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Regione Emilia Romagna – Promozione export e partecipazione a eventi fieristici

La Regione Emilia Romagna, al fine di aumentare la penetrazione commerciale all’estero delle imprese della regione, concede contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro.

Il bando prevede due linee di intervento:

Tipologia AAzioni per imprese non esportatrici o esportatrici non abituali.

La linea A finanzia percorsi strutturati, a partire da un piano export, su un massimo di due paesi scelti dall’impresa.

Sono ammissibili le spese relative a:

Consulenze esterne finalizzate a valutare e sviluppare le capacità e potenzialità dell’impresa per affrontare un percorso di internazionalizzazione, anche predisponendo un piano export; valutare la fattibilità di azioni di internazionalizzazione su determinati mercati, inclusi gli studi di settore (purché strettamente mirati alla produzione dell’impresa richiedente); contribuire alla realizzazione di un percorso di internazionalizzazione, e a rafforzare l’organizzazione dell’impresa; ricercare potenziali clienti o distributori in particolare sui mercati esteri e assistere l’impresa nella realizzazione di incontri d’affari; sviluppare un sito internet aziendale in lingua estera e pubblicizzarlo tramite internet.

Temporary export Manager;

– Certificazioni per l’export: cioè le consulenze esterne finalizzate a ottenere le certificazioni di prodotto o aziendali necessarie all’esportazione sui mercati internazionali indicati dal progetto o individuati nel corso del suo svolgimento;

– Partecipazione come espositori ad un massimo di 2 fiere;

Tipologia BPartecipazione a fiere internazionali

La tipologia B supporta progetti finalizzati alla penetrazione di mercati esteri attraverso le partecipazioni fieristiche all’estero. L’iniziativa prevede la partecipazione a minimo tre fiere di qualifica internazionale e nazionale all’estero.

Sono ammissibili le spese relative a:

– Partecipazione come espositori ad almeno 3 fiere all’estero con qualifica internazionale o nazionale;

–  Servizi di consulenza prestati da consulenti esterni: cioè servizi prestati da consulenti (non dipendenti dall’impresa o non soci della medesima impresa o di società ad essa collegate o associate) finalizzati a ottenere certificazioni per l’export (certificazioni di prodotto o aziendali necessarie all’esportazione sui mercati internazionali indicati dal progetto); ottenere la registrazione del proprio o dei propri marchi sui mercati internazionali indicati dal progetto; ricercare potenziali clienti o distributori e assistere l’impresa nella realizzazione di incontri d’affari contestualmente alle partecipazioni fieristiche; organizzare eventi promozionali all’estero.

 

Per la tipologia A sono previsti contributi a fondo perduto fino al 40% delle spese ammissibili e fino a 100.000 euro.

Per la tipologia B sono previsti contributi a fondo perduto fino al 30% delle spese ammissibili fino ad u massimo di 30.000 euro.

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MISE – Credito di imposta R&S

Al fine di stimolare la Ricerca privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese, il Ministero dello Sviluppo Economico ha ulteriormente rafforzato il Credito d’imposta R&S.

La misura si rivolge a tutte le imprese indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore in cui operano.

Il credito d’imposta dall’esercizio 2017 è pari al 50% delle spese in Ricerca e Sviluppo in eccedenza rispetto al triennio 2012-14 fino ad un massimo di 20 milioni di euro e può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.

Sono recuperabili le seguenti spese sostenute:

  • Costi per il personale sia con laurea tecnico-scientifica che tecnici non laureati impiegati sempre nelle attività di  progettazione e sviluppo (dipendente o collaboratore);
  • Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature (con costo unitario di almeno 2mila euro);
  • Costi della ricerca svolta in collaborazione con Università e organismi di ricerca, inclusi brevetti acquisiti o ottenuti in licenza;
  • Attività svolte da imprese terze e professionisti esterni con specifiche competenze tecniche.

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Iperammortamento al 250% per Industria 4.0

Al fine di favorire la ripresa degli investimenti, la Legge di Stabilità ha confermato per il 2017 il superammortamento al 140% e introdotto l’iperammortamento al 250% per i beni riconducibili all’Industria 4.0.

DESTINATARI

Sono ammessi all’agevolazione i titolari di:

  • Reddito di impresa
  • Reddito da lavoro autonomo (tranne i contribuenti in regime forfettario).

Non sono previste distinzioni legate alla forma giuridica, alle dimensioni o al settore in cui il contribuente opera.

Non possono accedere  i titolare di reddito equiparati a quelli di lavoro autonomo e gli imprenditori agricoli.

INTERVENTI AMMISSIBILI E SPESE AGEVOLABILI

Sono agevolabili i beni strumentali nuovi (o mai usati), acquistati anche in leasing.

Rientrano nei beni “mai usati” quelli acquistati non dal produttore o rivenditore ma da un terzo, che rimangono agevolati se mai usati prima.

In riferimento al requisito di strumentalità è necessario che i beni siano di uso durevole e atti ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa. Restano esclusi i beni merce e i materiali di consumo.

L’incentivo spetta, inoltre, per tutte le tipologie di autovetture di imprese e professionisti, purchè siano utilizzate esclusivamente quali beni strumentali nell’attività propria (come quelle delle società di noleggio, delle autoscuole o dei tassisti), date in uso promiscuo ai dipendenti, utilizzate da agenti o rappresentanti di commercio.

I beni agevolati non sono soltanto quelli compresi nella divisione 28 della tabella ATECO ma tutti quelli ammortizzabili:

  • Diversi dai fabbricati e costruzioni,
  • In generale dai beni con coefficienti di ammortamento inferiore al 6,5%,
  • Oltre che dagli altri indicati specificatamente nell’allegato 3 (aerei, condutture, materiale rotabile, ferroviario, etc).

TIPO ED ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

La norma prevede una deduzione extracontabile (variazione in diminuizione da computare in sede di dichiarazione), pari al 40% dell’ammortamento ordinario del costo del nuovo bene acquistato, che permette di risparmiare le imposte sul valore del bene corrispondente a detta percentuale.

Gli investimenti riconducile all’Industria 4.0 (big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistema di tracciamento e pesatura di rifiuti) possono ottenere una deduzione maggiore (cosìdetto iper ammortamento) possono ottenere un iperammortamento al 250%.

E’ necessario, in questo caso, produrre apposita perizia giurata.

Credito d’Imposta R&S – Via libera ai contratti di somministrazione

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risoluzione n.55/E con la quale chiarisce che le spese sostenute per i contratti di somministrazione relativi a personale altamente qualificati  rientrano tra quelle che danno diritto all’agevolazione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo.

Un’interpretazione che allarga ulteriormente il raggio d’azione dell’incentivo fiscale previsto dalla legge di Stabilità 2015.

In particolare, il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, in risposta a un interpello presentato da un’azienda, rileva che in base alla normativa di riferimento, anche se da un punto di vista formale nella somministrazione il contratto di lavoro dipendente è stipulato dal lavoratore con il somministratore, da un punto di vista sostanziale il rapporto del lavoratore con l’utilizzatore ha caratteristiche analoghe a quello con un datore di lavoro.

L’interpretazione dell’Agenzia è che i lavoratori per i quali è stato stipulato il contratto di somministrazione di lavoro “possono di fatto considerarsi, nel corso della durata di tale contratto, dipendenti dell’impresa utilizzatrice”. Di conseguenza, le spese sostenute dalla società in veste di utilizzatrice/datore di lavoro, per la parte a suo carico ed escludendo i costi del contratto commerciale con il somministratore, rientrano tra quelli per personale altamente qualificato e quindi sono eleggibili al credito di imposta per investimenti in R&S.

 

Regione Veneto – Pubblicati i primi bandi del POR FESR

La Regione Veneto ha stanziato 9,5 milioni di euro per la pubblicazione dei primi bandi a valere sul Por Fesr 2014-2020. Queste prime misure sono rivolte alle start-up innovative e alle nuove imprese.

Il primo bando,Sostegno alla creazione e al consolidamento di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e alle iniziative di spin-off della ricerca‘ , si divide in due sottomisure:

A – “Creazione di start-up innovative”

B – “Consolidamento di start-up innovative”

L’agevolazione, nella forma di contributo in conto capitale, è pari all’80% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto.

Il bando ‘Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro finanza‘, invece, sostiene le nuove iniziative imprenditoriali delle PMI di recente o di prossima costituzione, attive nel settore manifatturiero, delle costruzioni, del commercio e dei servizi, supportandole nelle loro fasi di nascita e crescita.

Sono ammissibili i progetti di supporto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in grado di promuovere ricambio e diversificazione nel sistema produttivo, oltre a generare nuove opportunità occupazionali.

L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 50% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto.

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Regione Lombardia – Aiuti per innovazione di prodotto e di processo

La Regione Lombardia, nell’ambito del Por Fesr 2014-2020, ha istituito una nuova linea di finanziamento per sostenere la valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei prodotti e nei processi.

La linea si compone di due sottomisure:

  • Sottomisura Prodotto: per il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati di un progetto di un R&S consistente in un miglioramento di un prodotto esistente o nella creazione di uno nuovo;
  • Sottomisura Processo: finanzia i progetti finalizzati all’introduzione di un metodo di produzione nuovo o sensibilmente migliorato.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  1. costi relativi a strumenti e attrezzature;
  2. costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne;
  3. costi relativi a immobili nella misura e per il periodo in cui sono stati utilizzati per il progetto;
  4. spese di personale;
  5. altre spese di natura accessoria calcolate forfettariamente nella misura del 15% delle spese di personale.

L’agevolazione consiste nella combinazione di un finanziamento a medio-lungo termine e di un contributo in conto interessi con le seguenti caratteristiche:

  • Finanziamento a medio-lungo termine con un importo compreso tra un minimo di €300.000 e un massimo di €7.000.000 con le seguenti caratteristiche:
  1. Copertura: fino al 100% delle spese sostenute;
  2. Tasso di interesse: pari alla media ponderata dei tassi applicati alle risorse finanziarie messe a disposizione da Finlombarda e dagli intermediari convenzionati;
  3. Durata: compresa tra un minimo di 3 anni e un massimo di 7 anni incluso l’eventuale preammortamento;
  4. Modalità di erogamento: fino al 70% del finanziamento concesso alla sottoscrizione del contratto di finanziamento.
  • Contributo in conto interessi: fino ad un massimo di 250 punti base, e comunque non oltre l’eventuale abbattimento totale del tasso. Il valore massimo potrà essere aggiornato periodicamente in funzione degli andamenti di mercato.

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Regione Emilia Romagna – Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un bando volto a sostenere programmi di investimento che rispondano agli obiettivi di interesse regionale, di elevato valore strategico, tali da accrescere la capacità competitiva delle filiere e del sistema produttivo regionale e la loro capacità innovativa, di produrre significativi effetti occupazionali diretti e indiretti, a livello quantitativo e qualitativo, nonché positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, di sostenibilità ambientale e sociale. 

Possono partecipare al bando:

  • le imprese singole che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi  non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale o le imprese già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna
  • aggregazioni di imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi  non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale o le imprese già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna, costituite in forma consortile prima della le presentazione della domanda.

Sono ammessi i seguenti programmi di investimento:

  • Programma di investimento e sviluppo industriale o di servizi di interesse regionale con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 150 addetti
  • Programma di investimento ad alto valore strategico con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 50 addetti di cui almeno il 40% laureati
  • Programma di investimento per la creazione di Centri di ricerca e sviluppo e innovazione con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 20 addetti laureati
  • Programma di riconversione produttiva, da parte di imprese con un numero di addetti pari a un minimo di 100 unità, che preveda un impatto occupazionale aggiuntivo uguale o superiore al 10% rispetto a quello iniziale dell’impresa interessata.

Il contributo regionale è a fondo perduto e dipende dalla dimensione dell’impresa e dalla tipologia di programma di investimento.

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