Conoscete Horizon 2020? New Consult vi spiega il bando EU per le Piccole e Medie Imprese 2018-2020

Con HORIZON 2020, la Finanza Agevolata Europea offre un’imperdibile opportunità: i finanziamenti si aprono anche alle singole PMI che ne fanno richiesta.

Horizon 2020 è un programma quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione relativo al periodo 2014 – 2020.

All’interno del Programma Quadro assume un’importanza rilevante la Linea dello SME Instrument, nata con lo scopo di incoraggiare la partecipazione delle PMI al programma e valorizzare il loro potenziale innovativo rendendo i meccanismi di finanziamento più semplici.

La caratteristica principale di questa linea dedicata alle piccole e medie imprese è la possibilità di presentare la richiesta di contributo anche in “forma singola”. Infatti, in passato l’accesso ai contributi europei in forma diretta poteva avvenire esclusivamente attraverso la presentazione di Progetti presentati in Partnership da “almeno” tre aziende di più paesi membri e/o con collaborazione anche di Enti di ricerca o Università.

Beneficiari:

Lo SME Instrument intende rivolgersi a tutte le piccole e medie imprese, orientate all’internazionalizzazione e in grado di sviluppare un progetto di eccellenza nel campo dell’innovazione, di caratura europea e ad elevato sviluppo economico.

Possono partecipare anche le reti di impresa se possiedono personalità giuridica e se nell’insieme delle partecipanti vengono mantenute le caratteristiche di PMI.

Modalità: supporto in 3 fasi

Il supporto avviene in tre fasi, a copertura dell’intero ciclo di innovazione.

  1. L’impresa riceve un primo finanziamento di € 50.000 finalizzato al supporto dell’analisi di fattibilità tecnico-scientifica del progetto.
  2.  Superata questa prima fase, l’impresa beneficiaria ha la possibilità di presentare una richiesta di finanziamento a supporto della seconda fase relativa alla progettazione e sviluppo del prototipo. Tale finanziamento può arrivare a coprire fino al 70% delle spese ritenute ammissibili.
  3. L’ultima fase, la terza, consiste nella commercializzazione, in questo caso il Progetto deve essere necessariamente finanziato con capitali privati.

Parallelamente alle attività di ricerca, lo strumento offre gratuitamente alle imprese anche un supporto manageriale attraverso un servizio di Mentoring e Coaching. Il coaching serve a rafforzare le capacità gestionali della PMI al fine di garantirne il massimo raggiungimento delle opportunità di crescita oltre alla concretizzazione del progetto in un prodotto commercializzabile a livello internazionale.

 

NEW CONSULT forte della propria esperienza e professionalità in tema di finanza agevolata europea, affianca le imprese nella preparazione e gestione della pratica, guidando il cliente in tutte le fase previste dal programma Horizon 2020.

 

Se hai un’idea innovativa che può sfociare in un importante business di respiro internazionale, non perdere queste opportunità data dai Fondi Europei. Un consulente specializzato può fare la differenza sui risultati e ti sostiene nella preparazione e perfezionamento del tuo progetto!

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Breve guida di New Consult sul Bonus Ricerca e Sviluppo 2019

Obiettivo del credito d’imposta R&S è quello di stimolare la spesa privata delle imprese italiane in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e favorire la competitività futura. In questa breve guida di New Consult, vi spieghiamo cos’è il credito d’imposta R&S, quali sono i requisiti, quindi a chi spetta e come accedervi.

Che cos’è e come funziona

Il Credito di imposta Ricerca e Sviluppo consiste in un’agevolazione a cui si ha diritto a fronte di investimenti effettuati in ambito di ricerca e sviluppo.

La legge di stabilità permette di far rientrare nel credito di imposta i seguenti costi:

  • Ricerca fondamentale per la messa a punto di nuove strategie o prodotti o sistemi;
  • Ricerca Industriale (quindi da operare all’interno di imprese che attuano processi industriali);
  • Sviluppo di tipo sperimentale o teorico;
  • Per personale specializzato e altamente formato (stipendi e salari lordi), il bonus quindi spetta se il personale possiede una laurea magistrale o un dottorato di ricerca oppure è iscritto a un dottorato di ricerca presso ateneo;
  • Personale senza titolo di studio specifico, ma che comunque presta la sua opera all’interno del progetto di innovazione (quindi anche il personale tecnico e quello generico);
  • Contratti con università del territorio ma anche interregionali, enti che si occupano di effettuare indagini e ricerche, consulenze, laboratori;
  • Brevetti, spese sostenute per brevetti;
  • Produzione e collaudo di nuovi prodotto o processi;
  • Contratti con imprese di qualsiasi tipo, anche start up, che si occupano di ricerca e sviluppo, per consulenza o ricerca;
  • Quote di ammortamento in dispositivi e strumenti di laboratorio. In questo caso però, per rientrare nel bonus il costo unitario dell’attrezzatura deve essere di almeno 2.000 euro. Dispositivi e attrezzature devono essere comprate dall’azienda o acquisite in leasing (in questo caso da’ diritto al credito di imposta anche il canone di affitto nel limite dell’importo deducibile). Se il leasing non è finanziario, allora si considera il costo storico indicato nel contratto;
  • Costi sostenuti per la certificazione contabile (compenso erogato al revisore contabile). Tali costi danno diritto a credito di imposta solo fino a 5.000 euro di spesa.
  • Dall’esercizio 2019 sono ammissibili anche spese di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilotaNon rientrano nel credito di imposta le modifiche ordinarie su prodotti, cicli di produzione, processi.

A chi si rivolge

  • Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgo

Come si accede

Il bonus è fruibile a far data successiva alla Certificazione dei Costi tramite Mod. F24 con compensazione orizzontale delle imposte da versare. Il credito va poi registrato in fase di dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, nel quadro RU del modello Unico, e tutta la documentazione richiesta dalla normativa va conservata agli atti.

New Consult è a disposizione per consulenze e supporto alla predisposizione di tutta la documentazione richiesta dalla normativa.

Siamo specializzati in finanza agevolata su scala nazionale ed europea, leggi il nostro articolo per un approfondimento sui servizi di New Consult.

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Regione Emilia Romagna – Contributi a fondo perduto per gli investimenti produttivi.

La Regione Emilia Romagna al fine di incentivare gli investimenti produttivi delle PMI concede contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 150.000 euro.

Gli interventi devono riguardare investimenti produttivi ad alto contenuto tecnologico che favoriscano l’innovazione di processo, di prodotto o di servizio e abbiano ricadute positive su uno o più dei seguenti aspetti:

– il miglioramento dei tempi di risposta e di soddisfacimento delle esigenze dei clienti;

– il supporto all’adozione delle tecnologie abilitanti nei processi produttivi;

– la riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi, anche attraverso:
o interventi di riduzione del consumo di materie prime ed altre risorse ;
o interventi di riduzione dei consumi energetici aziendali (non sono ammessi impianti di produzione di energia, anche rinnovabile);
o interventi di riduzione dell’impiego di sostanze pericolose;
o interventi di riduzione di rifiuti;
o interventi di riduzione delle emissioni inquinanti;
o Interventi che favoriscano il reimpiego, degli scarti di produzione;

– Il miglioramento della sicurezza delle imprese e dei luoghi di lavoro.

Sono ammissibili le spese di acquisto di macchinari, beni strumentali, attrezzature, impianti funzionali alla realizzazione del progetto beni intangibili quali brevetti, marchi, licenze e know how atte ad ottimizzare i processi produttivi industriali; acquisto di hardware, software, licenze per l’utilizzo di software, servizi di cloud computing; spese per opere murarie ed edilizie (fino ad un massimo del 5%) e acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto e per la presentazione e gestione della domanda di contributo.

Gli investimenti devono essere realizzati tramite il ricorso a finanziamenti a medio/lungo termine erogati dal sistema bancario e creditizio e in sinergia con gli interventi di garanzia diretta da parte del sistema regionale dei confidi.

La Regione interviene con un contributo a fondo perduto pari al 20% degli investimenti.

E’ prevista una maggiorazione del 5% per le imprese in possesso del rating di legalità,  per le imprese femminili/giovanili e per i progetti che prevedano un incremento occupazionale.

Il contributo è aumentato di un ulteriore 10% nel caso in cui le sedi operative o unità locali oggetto degli interventi siano localizzate nelle aree montane della Regione o nelle aree svantaggiate.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Iperammortamento al 250% per Industria 4.0

Al fine di favorire la ripresa degli investimenti, la Legge di Stabilità ha confermato per il 2017 il superammortamento al 140% e introdotto l’iperammortamento al 250% per i beni riconducibili all’Industria 4.0.

DESTINATARI

Sono ammessi all’agevolazione i titolari di:

  • Reddito di impresa
  • Reddito da lavoro autonomo (tranne i contribuenti in regime forfettario).

Non sono previste distinzioni legate alla forma giuridica, alle dimensioni o al settore in cui il contribuente opera.

Non possono accedere  i titolare di reddito equiparati a quelli di lavoro autonomo e gli imprenditori agricoli.

INTERVENTI AMMISSIBILI E SPESE AGEVOLABILI

Sono agevolabili i beni strumentali nuovi (o mai usati), acquistati anche in leasing.

Rientrano nei beni “mai usati” quelli acquistati non dal produttore o rivenditore ma da un terzo, che rimangono agevolati se mai usati prima.

In riferimento al requisito di strumentalità è necessario che i beni siano di uso durevole e atti ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa. Restano esclusi i beni merce e i materiali di consumo.

L’incentivo spetta, inoltre, per tutte le tipologie di autovetture di imprese e professionisti, purchè siano utilizzate esclusivamente quali beni strumentali nell’attività propria (come quelle delle società di noleggio, delle autoscuole o dei tassisti), date in uso promiscuo ai dipendenti, utilizzate da agenti o rappresentanti di commercio.

I beni agevolati non sono soltanto quelli compresi nella divisione 28 della tabella ATECO ma tutti quelli ammortizzabili:

  • Diversi dai fabbricati e costruzioni,
  • In generale dai beni con coefficienti di ammortamento inferiore al 6,5%,
  • Oltre che dagli altri indicati specificatamente nell’allegato 3 (aerei, condutture, materiale rotabile, ferroviario, etc).

TIPO ED ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

La norma prevede una deduzione extracontabile (variazione in diminuizione da computare in sede di dichiarazione), pari al 40% dell’ammortamento ordinario del costo del nuovo bene acquistato, che permette di risparmiare le imposte sul valore del bene corrispondente a detta percentuale.

Gli investimenti riconducile all’Industria 4.0 (big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistema di tracciamento e pesatura di rifiuti) possono ottenere una deduzione maggiore (cosìdetto iper ammortamento) possono ottenere un iperammortamento al 250%.

E’ necessario, in questo caso, produrre apposita perizia giurata.

Apre il 10 gennaio il bando di incentivi alle imprese turistiche, commerciali e culturale di impresa

La Regione Emilia Romagna ha stanziato 15 milioni di euro per progetti innovativi di riqualificazione turistica, commerciale e culturale di imprese.

Il bando, finanziato con risorse del Por Fesr 2014-2020, prevede tre misure di sostegno: una per il settore ricettivo con 7,5 milioni di euro; la seconda per il commercio e i pubblici esercizi con 4 milioni; la terza per il settore cultura con 2,891 milioni rivolta a progetti relativi a luoghi adibiti a rappresentazioni cinematografiche, teatrali e musicali. Nell’ambito di quest’ultima misura, per la prima volta si finanzia anche la nascita dei musei d’impresa, intesi come quei percorsi o spazi-mostra voluti dalle aziende per trasmettere il valore della cultura produttiva dell’Emilia-Romagna e in grado di creare anche una ricaduta economica sul territorio.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  1. spese per opere edili, murarie e impiantistiche;
  2. Spese per progettazione, direzione lavori e collaudo connessi agli interventi. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle spese per opere edili, murarie ed impiantistiche,
  3. acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture, arredi e dotazioni informatiche;
  4. acquisto di software e relative licenze d’uso, funzionali all’attività, compresi la realizzazione dei siti internet ed e-commerce, di marchi e/o brevetti;
  5. acquisto di servizi di consulenza finalizzati alla realizzazione del progetto. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

E’ possibile presentare progetti fino al 28 febbraio 2017.

Regione Lombardia – Aiuti per innovazione di prodotto e di processo

La Regione Lombardia, nell’ambito del Por Fesr 2014-2020, ha istituito una nuova linea di finanziamento per sostenere la valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei prodotti e nei processi.

La linea si compone di due sottomisure:

  • Sottomisura Prodotto: per il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati di un progetto di un R&S consistente in un miglioramento di un prodotto esistente o nella creazione di uno nuovo;
  • Sottomisura Processo: finanzia i progetti finalizzati all’introduzione di un metodo di produzione nuovo o sensibilmente migliorato.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  1. costi relativi a strumenti e attrezzature;
  2. costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne;
  3. costi relativi a immobili nella misura e per il periodo in cui sono stati utilizzati per il progetto;
  4. spese di personale;
  5. altre spese di natura accessoria calcolate forfettariamente nella misura del 15% delle spese di personale.

L’agevolazione consiste nella combinazione di un finanziamento a medio-lungo termine e di un contributo in conto interessi con le seguenti caratteristiche:

  • Finanziamento a medio-lungo termine con un importo compreso tra un minimo di €300.000 e un massimo di €7.000.000 con le seguenti caratteristiche:
  1. Copertura: fino al 100% delle spese sostenute;
  2. Tasso di interesse: pari alla media ponderata dei tassi applicati alle risorse finanziarie messe a disposizione da Finlombarda e dagli intermediari convenzionati;
  3. Durata: compresa tra un minimo di 3 anni e un massimo di 7 anni incluso l’eventuale preammortamento;
  4. Modalità di erogamento: fino al 70% del finanziamento concesso alla sottoscrizione del contratto di finanziamento.
  • Contributo in conto interessi: fino ad un massimo di 250 punti base, e comunque non oltre l’eventuale abbattimento totale del tasso. Il valore massimo potrà essere aggiornato periodicamente in funzione degli andamenti di mercato.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Nuova Sabatini – Importanti modifiche in arrivo

Importanti novità dal Ministero dello Sviluppo Economico sono in arrivo per quanto riguarda il funzionamento della Nuova Sabatini.

L’incentivo attualmente è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni e finanzia investimenti in macchinari, impianti e attrezzature per un importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro. Per accedere al contributo, attualmente, è necessario attingere al planfond gestito da Cassa Depositi e Prestiti e la scadenza della misura è prevista per il 31 dicembre 2016.

Le novità in arrivo nei prossimi giorni allargheranno la platea di operazioni finanziabili rendendo possibile utilizzare l’incentivo non solo per i finanziamenti ma anche per le operazioni di leasing. Inoltre, per rendere più agevole l’accesso all’incentivo il Ministero vuole superare il passaggio da Cassa Depositi e Prestiti e permettere a Banche e società di leasing di accreditarsi e attingere direttamente ai fondi dal Ministero. 

Aperta da aprile 2014, la misura ha stimolato fino ad ora 2,3 miliardi di investimenti su tutto il territorio nazionale. Secondo le rilevazioni di gennaio 2016, sono ancora disponibili il 45% delle risorse stanziate permettendo così di coprire almeno fino a dicembre 2016. 

 

Regione Emilia Romagna – In arrivo due nuovi bandi dal Por Fesr 2014-2020

La Regione Emilia Romagna ha annunciato la prossima uscita di due bandi a valere sul Por-Fesr 2014-2020, che affronteranno i temi dell’internazionalizzazione delle imprese e dello sviluppo delle Start-up innovative.

Il bando sull’internazionalizzazione (10 milioni di euro) è finalizzato a sostenere i processi di internazionalizzazione di piccole e medie imprese che non hanno mai affrontato, o solo saltuariamente, i mercati esteri.

Il bando apre il 15 marzo 2016 e resterà aperto per tutto l’anno. Saranno sostenuti progetti dal valore minimo di 50 mila euro con un contributo pari al 50% del costo, fino a un massimo di 100 mila euro per le imprese singole e fino a 400 mila euro per le reti d’impresa. Sono ammesse a partecipare al bando le imprese con un milione di euro di fatturato.

Alle start up innovative il Por Fesr destina in questo primo bando 6 milioni di euro sia per supportare la nascita di nuove imprese a elevato contenuto di conoscenza che per progetti di espansione di quelle già esistenti. Il bando aprirà il 1° marzo fino al 30 settembre. Potranno presentare domanda le start up tecnologiche per sviluppare i risultati di attività di ricerca, le start up digitali dell’industria creativa, del wellness e dell’innovazione sociale e dei servizi ad alta intensità di conoscenza.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Microcredito: al via la prenotazione dei fondi

E’ stata avviata oggi la possibilità di prenotare  la Garanzia del Fondo centrale per le operazioni di microcredito allo scopo di sostenere l’avvio e lo sviluppo della micro-imprenditorialità favorendone l’accesso alle fonti finanziarie.

I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l’attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).

I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l’erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto.

Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci.

Fondo Energia Emilia Romagna: la provvista pubblica passa dal 40% al 70% a tasso zero

La Regione Emilia propone importanti novità per quanto riguarda il Fondo Energia.

Dal 2 marzo 2015 è possibile presentare domanda di finanziamento per progetti destinati all’efficientamento energetico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla realizzazione di impianti tecnologici che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali con le nuove disposizioni regionali che prevedono un aumento della provvista pubblica dal 40% al 70%.

Inoltre, il costo della provvista pubblica è passato dallo 0,5% allo 0%. I finanziamenti avranno una durata massima di 7 anni per una cifra compresa tra i 20.000€ e 1 milione di euro.

Possono richiedere l’agevolazione le piccole e medie imprese operanti nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna.

Sono considerate ammissibili dal Fondo Energia le seguenti tipologie di spese, sostenute a partire del 1 gennaio 2013:

  • Interventi  su immobili strumentali: costruzione, acquisizione, ampliamento e/o ristrutturazione
  • Acquisizione di macchinari e impianti;;
  • Realizzazione di investimenti per la gestione logistica, energetica e ambientale;
  • Acquisizione di brevetti, licenze, marchi, ecc.;
  • Consulenze tecniche e/o specialistiche;
  • Spese del personale adibito al progetto;
  • Spese per  materiali utilizzati nel progetto;
  • Spese per la produzione documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda (a titolo esemplificativo redazione di business plan; copertura costi di fidejussioni);
  • Spese generali forfettarie con un massimo del 20% dell’importo delle spese ammissibili.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.