Regione Veneto – Pubblicati i primi bandi del POR FESR
La Regione Veneto ha stanziato 9,5 milioni di euro per la pubblicazione dei primi bandi a valere sul Por Fesr 2014-2020. Queste prime misure sono rivolte alle start-up innovative e alle nuove imprese.
Il primo bando,‘Sostegno alla creazione e al consolidamento di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e alle iniziative di spin-off della ricerca‘ , si divide in due sottomisure:
A – “Creazione di start-up innovative”
B – “Consolidamento di start-up innovative”
L’agevolazione, nella forma di contributo in conto capitale, è pari all’80% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto.
Il bando ‘Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro finanza‘, invece, sostiene le nuove iniziative imprenditoriali delle PMI di recente o di prossima costituzione, attive nel settore manifatturiero, delle costruzioni, del commercio e dei servizi, supportandole nelle loro fasi di nascita e crescita.
Sono ammissibili i progetti di supporto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in grado di promuovere ricambio e diversificazione nel sistema produttivo, oltre a generare nuove opportunità occupazionali.
L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 50% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto.
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Regione Emilia Romagna – Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese
La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un bando volto a sostenere programmi di investimento che rispondano agli obiettivi di interesse regionale, di elevato valore strategico, tali da accrescere la capacità competitiva delle filiere e del sistema produttivo regionale e la loro capacità innovativa, di produrre significativi effetti occupazionali diretti e indiretti, a livello quantitativo e qualitativo, nonché positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, di sostenibilità ambientale e sociale.
Possono partecipare al bando:
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le imprese singole che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale o le imprese già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna
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aggregazioni di imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale o le imprese già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna, costituite in forma consortile prima della le presentazione della domanda.
Sono ammessi i seguenti programmi di investimento:
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Programma di investimento e sviluppo industriale o di servizi di interesse regionale con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 150 addetti
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Programma di investimento ad alto valore strategico con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 50 addetti di cui almeno il 40% laureati
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Programma di investimento per la creazione di Centri di ricerca e sviluppo e innovazione con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 20 addetti laureati
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Programma di riconversione produttiva, da parte di imprese con un numero di addetti pari a un minimo di 100 unità, che preveda un impatto occupazionale aggiuntivo uguale o superiore al 10% rispetto a quello iniziale dell’impresa interessata.
Il contributo regionale è a fondo perduto e dipende dalla dimensione dell’impresa e dalla tipologia di programma di investimento.
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Nuova Sabatini – Importanti modifiche in arrivo
Importanti novità dal Ministero dello Sviluppo Economico sono in arrivo per quanto riguarda il funzionamento della Nuova Sabatini.
L’incentivo attualmente è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni e finanzia investimenti in macchinari, impianti e attrezzature per un importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro. Per accedere al contributo, attualmente, è necessario attingere al planfond gestito da Cassa Depositi e Prestiti e la scadenza della misura è prevista per il 31 dicembre 2016.
Le novità in arrivo nei prossimi giorni allargheranno la platea di operazioni finanziabili rendendo possibile utilizzare l’incentivo non solo per i finanziamenti ma anche per le operazioni di leasing. Inoltre, per rendere più agevole l’accesso all’incentivo il Ministero vuole superare il passaggio da Cassa Depositi e Prestiti e permettere a Banche e società di leasing di accreditarsi e attingere direttamente ai fondi dal Ministero.
Aperta da aprile 2014, la misura ha stimolato fino ad ora 2,3 miliardi di investimenti su tutto il territorio nazionale. Secondo le rilevazioni di gennaio 2016, sono ancora disponibili il 45% delle risorse stanziate permettendo così di coprire almeno fino a dicembre 2016.
Regione Emilia Romagna – In arrivo due nuovi bandi dal Por Fesr 2014-2020
La Regione Emilia Romagna ha annunciato la prossima uscita di due bandi a valere sul Por-Fesr 2014-2020, che affronteranno i temi dell’internazionalizzazione delle imprese e dello sviluppo delle Start-up innovative.
Il bando sull’internazionalizzazione (10 milioni di euro) è finalizzato a sostenere i processi di internazionalizzazione di piccole e medie imprese che non hanno mai affrontato, o solo saltuariamente, i mercati esteri.
Il bando apre il 15 marzo 2016 e resterà aperto per tutto l’anno. Saranno sostenuti progetti dal valore minimo di 50 mila euro con un contributo pari al 50% del costo, fino a un massimo di 100 mila euro per le imprese singole e fino a 400 mila euro per le reti d’impresa. Sono ammesse a partecipare al bando le imprese con un milione di euro di fatturato.
Alle start up innovative il Por Fesr destina in questo primo bando 6 milioni di euro sia per supportare la nascita di nuove imprese a elevato contenuto di conoscenza che per progetti di espansione di quelle già esistenti. Il bando aprirà il 1° marzo fino al 30 settembre. Potranno presentare domanda le start up tecnologiche per sviluppare i risultati di attività di ricerca, le start up digitali dell’industria creativa, del wellness e dell’innovazione sociale e dei servizi ad alta intensità di conoscenza.
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Approvato il credito di imposta per la bonifica dell’amianto
La commissione Ambiente ha approvato un emendamento che introduce due tipi di incentivi per le bonifiche d’amianto:
- un credito di imposta del 50% per le imprese che effettuano nel 2016/2018 interventi di bonifica d’amianto sulle aree produttive;
- un fondo per finanziare gli interventi per edifici pubblici.
Il credito d’imposta spetta agli investimenti di importo unitario pari ad almeno 20mila euro.
L’agevolazione fiscale non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile dell’Irpef ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo, indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi nei quali il credito è utilizzato.
Per lo stesso tipo di intervento, sarà pubblicato a breve il nuovo Bando ISI INAIL 2015 che concede contributi a fondo perduto del 65% fino a 130.000 euro e che, in questa edizione, dedicherà il 30% delle risorse complessive a progetti di bonifica dall’amianto.
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Legge di Stabilità 2015 – Via al nuovo credito d’imposta per investimenti in Ricerca e Sviluppo
La Legge di Stabilità 2015 introduce importanti novità per le imprese che investiranno in attività di Ricerca e Sviluppo nel periodo 2015-2019.
Il Governo prevede,infatti, un credito d’imposta che sarà applicato dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2019 per tutte le categorie di imprese che effettueranno investimenti in attività di ricerca e sviluppo, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico e dal regime contabile adottato.
Il credito d’imposta sarà pari ad una quota fino al 50% delle spese sostenute ( a seconda delle tipologie di spese) in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.
L’importo massimo annuale concedibile è di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, purché le spese per attività di R&S non siano inferiori a 30mila euro.
Le spese ritenute ammissibili sono:
Personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo precedentemente illustrate, in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso un’università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico. |
Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo. |
Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative. |
Competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne. |
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MISE – Operativa la Nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali
A partire dal 31 marzo 2014, sarà possibile accedere agli incentivi previsti dalla Nuova Sabatini, provvedimento nell’ambito del Decreto del Fare.
Destinatarie della misura sono le PMI dell’intero territorio nazionale di tutti settori produttivi. L’intervento dispone di un plafond pari a 2,5 miliardi di euro – incrementabili fino a 5 miliardi – presso la Cassa Depositi e Prestiti e prevede un abbattimento del tasso di interesse di finanziamenti e leasing del 2,75% per l’acquisto di:
- macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzatura ad uso produttivo;
- hardware, software e tecnologie digitali.
I prestiti, di importo compreso tra 20mila euro e 2 milioni di euro, possono essere erogati fino al 31 dicembre 2016 e possono essere assistiti dal Fondo di Garanzia per le PMI fino all’80% del loro valore.
ISI Inail 2014 – Sostegno alla sicurezza sul posto di lavoro
L’INAIL, con l’obiettivo di incentivare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, concede contributi a fondo perduto fino al 50% dell’investimento e fino a 100.000 euro.
Possono presentare domanda tutte le imprese, anche le ditte individuali, presenti sull’intero territorio nazionale.
Le iniziative agevolabili rientrano nelle seguenti casistiche:
1- progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. Il progetto può essere articolato in più acquisti/interventi, purchè essi siano tassativamente funzionali alla riduzione/eliminazione/prevenzione del fattore di rischio che deve essere riscontrabile nel DVR
2- adozione di modelli organizzativi (OSHAS 18001, linee guida UNI-INAIL, modello 231) e progetti di responsabilità sociale (SA 8000 o rendicontazione RS).
Sono ammissibili tutte le spese necessarie alla realizzazione dei programmi comprese le eventuali spese accessorie o strumentali, funzionali ed indispensabili per la completezza degli interventi.
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