Regione Veneto – Efficientamento energetico delle piccole e medie imprese.

La Regione Veneto ha pubblicato un bando volto alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti.

Possono partecipare al bando le PMI, attive da almeno 12 mesi, con sede operativa nella regione Veneto e con codice ATECO ammissibile.

Sono ammissibili i progetti coerenti con il Piano Energetico Regionale finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e quantificate dalla diagnosi energetica.

I progetti devono articolarsi in 3 fasi:

– Fase 1.  Valutazione ante intervento del fabbisogno energetico annuo complessivo dell’unità operativa oggetto del progetto e individuazione delle opportunità di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di gas climalteranti attraverso diagnosi energetica. Ai fini del presente Bando possono essere presentate diagnosi energetiche ante intervento eseguite a partire dal 19 luglio 2016, tuttavia, saranno considerate ammissibili a contributo esclusivamente le spese per le diagnosi energetiche eseguite a partire dal 1° gennaio 2019; a tali fini fa fede la data di redazione della diagnosi.

– Fase 2. Elaborazione e sviluppo del progetto di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti tramite i seguenti interventi che devono essere compresi tra quelli suggeriti dalla diagnosi di cui alla fase 1 e avviati successivamente alla data della diagnosi stessa, a pena di decadenza del contributo concesso, con conseguente revoca totale dello stesso:

  • a) sostituzione di macchinari o componenti con macchinari o componenti che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici rispetto alla situazione antecedente l’intervento, anche calcolata per unità di prodotto;
  • b) sostituzione di cicli produttivi con cicli che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici rispetto alla situazione antecedente l’intervento, anche calcolata per unità di prodotto;
  • c) installazione di sistemi e componenti (quali ad esempio sostituzione di motori elettrici, installazione di inverter, rifasamento, sostituzione di gruppi di continuità, sistemi di controllo) in grado di contenere i consumi energetici nei processi produttivi (con particolare riferimento ai settori “Energy intensive”, al settore commerciale e al settore turistico);
  • d) installazione di dispositivi per il riutilizzo dell’energia/calore recuperata/o dai cicli produttivi;
  • e) interventi definiti di tipo “soft” (quali, ad esempio, l’installazione di impianti di sensoristica, di sistemi per la gestione e il monitoraggio dei consumi energetici e simili): possono essere effettuati soltanto con la realizzazione conseguente di interventi cosiddetti di tipo “hard” (quali ad esempio la riconfigurazione/sostituzione di macchinari, l’inserimento di nuovi filtri/motori, ecc.)
  • f) interventi diretti all’efficientamento energetico negli edifici delle unità operative (es. infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi). Non sono ammissibili a contributo gli interventi di natura strutturale sugli immobili;
  • g) sostituzione degli apparecchi illuminanti (per interni ed esterni) ricorrendo a tecnologie LED e/o installazione di dispositivi autonomi per il controllo dell’accensione, della regolazione e dello spegnimento dei corpi illuminanti (sensori di presenza e/o prossimità, fotocellule, timer, ecc.);
  • h) installazione di impianti di cogenerazione e di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile finalizzati all’autoconsumo, cioè destinati a produrre energia utilizzata per lo svolgimento dell’attività dell’impresa nell’unità operativa oggetto dell’intervento. Tali interventi sono ammissibili solamente nell’ambito di un progetto di efficientamento energetico che comprenda anche uno o più degli interventi di cui alle precedenti lettere da a) a g) e che comporti, con esclusivo riferimento ai suddetti interventi di cui alle lettere da a) a g), un risparmio maggiore o uguale al 9% del fabbisogno annuo di energia ante intervento, espresso in kWh.

– Fase 3.  valutazione post intervento di raggiungimento dell’obiettivo di progetto nonché di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti attraverso alternativamente: a) relazione tecnica asseverata che illustri gli obiettivi in termini di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti conseguiti e la loro coerenza con la diagnosi energetica ante intervento; b) diagnosi energetica.

L’agevolazione, nella forma del contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile e fino a 150.000€

Le spese sono ammesse a partire dal 1 gennaio 2019 per la diagnosi energetica; dalla data di presentazione della domanda a maggio 2022 per le altre spese.

Brevetti + , opportunità d’impresa da cogliere!

Facciamoci trovare pronti! Si apre il 30 gennaio 2020 la possibilità di poter accedere alle agevolazioni per le PMI, anche di nuova costituzione in tema di brevetti, sino ad esaurimento delle risorse.

L’aiuto è rivolto alle micro, piccole e medie imprese, comprese le startup innovative, alle quali è riservato il 15% delle risorse stanziate, con sede in Italia.

E’ rivolto, inoltre,  ad  imprese neo-costituite in forma di società di capitali, a seguito di operazione di Spin-off universitari/accademici, per le quali vi siano, al momento della presentazione

della domanda, le seguenti condizioni:

i. partecipazione al capitale da parte dell’università o dell’ente di ricerca, in misura non

inferiore al 10%:

ii. titolarità di un brevetto per invenzione industriale o di un accordo preliminare di

acquisto o di acquisizione in licenza d’uso di brevetto per invenzione industriale, purché

concesso successivamente al 1 gennaio 2017 e trasferito dall’università o ente di ricerca

socio;

iii. l’Università o l’ente di ricerca sia ricompreso nell’elenco degli enti vigilati dal MIUR.

 

Che cosa è Brevetti +

Brevetti + è un incentivo che viene riconosciuto per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.

Pertanto, se hai ideato una tua soluzione di produzione e hai bisogno di acquistare della strumentazione ad hoc per implementarla e renderla produttiva, le agevolazioni fornite dall’incentivo Brevetti + sono a sostegno del tuo progetto e della sua realizzazione. Tuttavia, di seguito, indichiamo nello specifico le attività finanziabili.

Invitalia valorizza i progetti più qualificati che derivano dai risultati della ricerca pubblica e privata.

L’obiettivo è sostenere la capacità innovativa e competitiva delle micro, piccole e medie imprese attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei brevetti sui mercati nazionali e internazionali.

Vediamo cosa finanzia nel dettaglio la misura.

L’incentivo può finanziare l’acquisto di servizi specialistici relativi a:

  • industrializzazione e ingegnerizzazione

i. studio di fattibilità (specifiche tecniche con relativi elaborati, individuazione materiali,

definizione ciclo produttivo, layout prodotto, analisi dei costi e dei relativi ricavi);

ii. progettazione produttiva,

iii. studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo;

iv. realizzazione firmware per macchine controllo numerico;

v. progettazione e realizzazione software solo se relativo al procedimento oggetto della

domanda di brevetto o del brevetto;

vi. test di produzione;

vii. produzione pre-serie (solo se funzionale ai test per il rilascio delle certificazioni);

viii. rilascio certificazioni di prodotto o di processo

 

  • organizzazione e sviluppo

i. servizi di IT Governance;

ii. studi ed analisi per lo sviluppo di nuovi mercati geografici e settoriali;

iii. servizi per la progettazione organizzativa;

iv. organizzazione dei processi produttivi;

v. definizione della strategia di comunicazione, promozione e canali distributivi

 

  • trasferimento tecnologico

i. proof of concept;

ii. due diligence;

iii. predisposizione accordi di segretezza;

iv. predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto;

v. costi dei contratti di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di

ricerca sponsorizzati);

vi. contributo all’acquisto del brevetto (solo per gli Spin Off e le start up innovative iscritte

nel registro speciale al momento della presentazione della domanda di accesso); non

sono ammissibili le componenti variabili del costo del brevetto (a titolo meramente

esemplificativo: royalty, fee).

Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro che non può superare l’80% dei costi ammissibili.

Per gli spin-off accademici le agevolazioni possono arrivare al 100% dei costi ammissibili.

Gli incentivi sono concessi nel regime de minimis.

New Consult fornisce consulenza specializzata, per poter assistere le imprese nella verifica dei requisiti e preparazione delle domande, che possono essere presentate dalle ore 12:00 del 30 gennaio 2020, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Contattaci per un appuntamento e parlarci del tuo progetto!

Regione Emilia Romagna – Via al nuovo bando a favore di negozi, bar e ristoranti

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un volto volto a favorire i progetti di riqualificazione e ammodernamento delle strutture in cui si esercitano attività di commercio al dettaglio in sede fissa – come gli esercizi di vicinato, bar, ristoranti e pubblici esercizi in genere – e l’ampliamento di nuovi servizi o prodotti.

Il contributo concesso è a fondo perduto fino ad un massimo di 30 mila euro e per il 40% della spesa ammessa. I beneficiari sono le micro e piccole imprese fino ad un massimo di 40 addetti con unità produttiva sul territorio regionale, a prescindere dalla forma giuridica.

Le spese ammissibili sono le seguenti:

A) spese per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle strutture nelle quali si svolge l’attività;

B) spese di consulenza relative alla progettazione, direzione lavori e collaudo connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle strutture nelle quali si svolge l’attività;

C) spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture e arredi funzionali all’esercizio dell’attività e all’offerta o al miglioramento di nuovi servizi e/o prodotti alla clientela nonché di sistemi per la vendita di prodotti sfusi e di vuoto a rendere;

D) spese per l’acquisto di dotazioni informatiche (hardware), per l’acquisto di software e relative licenze d’uso, di servizi di cloud computing funzionali all’esercizio dell’attività e all’offerta o al miglioramento di nuovi servizi e/o prodotti alla clientela nonché per la realizzazione di siti internet ed e-commerce, con esclusione delle spese relative alla manutenzione ordinaria, all’aggiornamento e alla promozione;

E) spese per l’acquisto di beni intangibili quali brevetti, marchi, licenze e know how;

F) spese per l’acquisizione di servizi di consulenza strettamente connessi alla realizzazione dei progetti e/o richiesti per la presentazione delle domande.

La prima finestra di presentazione delle domande è aperta dal 18 febbraio al 18 marzo 2020, per un massimo di 150 richieste. Il bando riaprirà poi dal 15 settembre al 29 ottobre 2020 con le stesse modalità.

 

Cosa c’è da sapere sul Voucher Innovation Manager

New Consult vi segnala una grande opportunità! I Voucher Innovation Manager, che consentono di apportare miglioramenti tecnologici alla propria imprese, grazie a consulenze specializzate di alto profilo, abbattendo circa il 50% dei costi. Ma vediamo nel dettaglio!

Fino al 26 di novembre è possibile richiedere i Voucher Innovation Manager, ovvero  il contributo a fondo perduto introdotto dalla Manovra 2019 per l’acquisto di consulenze finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

E’ disponibile sul sito del Ministero dello sviluppo economico l’elenco degli esperti a cui le imprese possono rivolgersi per consulenze sulla trasformazione aziendale in chiave tecnologica e digitale.

 

Chi è l’Innovation Manager?

E’ una figura manageriale in grado di favorire processi di digitalizzazione e riorganizzazione aziendale e per sviluppare competenze, sia sul piano tecnico che manageriale, di gestione organizzativa e produttiva che impone la trasformazione tecnologica, come previsto dal Piano Nazionale Impresa 4.0, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

 

Come funziona il Voucher Innovation Manager?

Il contributo è rivolto alle PMI e alle reti di imprese (con un numero non inferiore a 3 imprese), operanti su tutto il territorio nazionale, che hanno assunto risorse manageriali per favorire processi di digitalizzazione, l’Innovation Manager appunto.

 

Esistono 3 tipologie di voucher in base all’ impresa che ne fa richiesta:

  1. per le micro e piccole imprese il contributo è pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40mila euro,
  2. per le medie imprese è del 30% entro il limite massimo di 25mila euro,
  3. nel caso dei contratti di rete il voucher è del 50% entro il limite massimo di 80mila euro

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute come compenso per le prestazioni di consulenza specialistica fornite da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

Le spese devono essere rivolte a supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie:

a) big data e analisi dei dati;

b) cloud, fog e quantum computing;

c) cyber security;

d) integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;

e) simulazione e sistemi cyberfisici;

f) prototipazione rapida;

g) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);

h) robotica avanzata e collaborativa;

i) interfaccia uomo-macchina;

l) manifattura additiva e stampa tridimensionale;

m) internet delle cose e delle macchine;

n) integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;

o) programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (il cosiddetto “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;

p) programmi di open innovation

Inoltre,  i voucher coprono anche una tipologia ben diverse di spesa, per consulenze volte ad orientare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura a sportello per cui le domande di Voucher sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.

 

Dal 7 al 26 novembre è possibile richiedere il voucher. L’iter di presentazione della domanda è articolato in diverse fasi. Quella dell’Innovation voucher è un’ottima occasione da non perdere, per dare slancio e competitività alla propria impresa e risparmiare sui costi di consulenza.

New Consult cura per voi la pratica di richiesta voucher e fornirvi tutte le informazioni a riguardo.

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Vuoi dare valore alla Formazione continua dei tuoi dipendenti? Scopri le agevolazioni del Fondo interprofessionale di Fondimpresa

Un interessante strumento finanziario è a disposizione degli imprenditori, che permette loro di sostenere la formazione continua dei propri dipendenti, senza alcun esborso economico per l’azienda.

Attraverso FONDIMPRESA, è possibile sfruttare lo 0,30% dei contributi versati all’Inps e destinarlo esclusivamente alla formazione professionale, in qualsiasi ambito e rivolta a impiegati, operai o quadri.

Per poter usufruire di tale agevolazione è necessaria una semplice adesione, gratuita, a Fondimpresa che può essere effettuata in qualsiasi momento.

IL “CONTO FORMAZIONE”

Al fine di poter utilizzare le risorse accantonate è necessario presentare al Fondo un Progetto Formativo, con l’avvio immediato delle attività.

Attraverso il Fondo è possibile finanziare fino ai due terzi di ciascun Piano formativo, mentre il restante terzo resta a carico dell’impresa titolare e può essere coperto con la spesa sostenuta per i propri dipendenti, in relazione alle ore di partecipazione alle attività di formazione.

Ecco i costi ammissibili:

  • Erogazione della formazione: a questa voce fanno riferimento tutti i costi relativi alla erogazione della formazione (tra i quali docenza, tutoraggio, coordinamento, certificazione delle competenze, aule, attrezzature, materiali didattici etc.).
  • Costo del personale in formazione: tale costo si riferisce alla retribuzione lorda, relativamente al periodo in cui lo stesso è impegnato nel Piano di formazione. Tale tipologia di costo può costituire esclusivamente quota di cofinanziamento a carico dell’azienda.
  • C. Attività preparatorie e di accompagnamento: quali progettazione esecutiva, orientamento partecipanti, etc..
    D. Gestione del Piano: in questa voce sono ricompresi i costi relativi alla gestione delle azioni formative quali ad esempio amministrazione, viaggi relativi al personale impegnato nella realizzazione delle attività indicate nel Piano, etc

FORMAZIONE COME INVESTIMENTO

Ciascuna azienda mira all’ottenimento di un costante miglioramento e positive performance, risultati raggiungibili se si dà valore all’intero ecosistema aziendale. La formazione per i propri dipendenti è una di quelle componenti fondamentali affinché vi sia un incremento della qualità produttiva per l’azienda, e crescita di motivazione di ciascun lavoratore.

La formazione del personale, se effettuata in modo adeguato, consente all’azienda di rimanere competitiva in un contesto storico in cui l’evoluzione è decisamente rapida e la concorrenza, soprattutto in alcuni settori, alta.

New Consult propone soluzioni di pianificazione, presentazione e gestione del tuo programma formativo.

 

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New Consult riassume in breve i 5 criteri da rispettare per beneficiare del credito d’imposta Ricerca&Sviluppo

Uno degli strumenti più utilizzati dalla finanza agevolata è il credito d’imposta in R&S, sfruttabile dalle imprese che svolgono attività di ricerca e sviluppo nel proprio settore di riferimento. Si tratta di un incentivo automatico ed è tra i più utilizzati, ma bisogna fare attenzione alla verifica dei requisiti di accesso.

Nonostante l’ attività di R&S sia piena di specifiche a seconda dell’ambito in sui si opera, esistono dei criteri standard forniti dal noto “Manuale Frascati” che sono da considerarsi come una bussola di riferimento per le imprese che intendono usufruire di questa agevolazione ministeriale.

In questo articolo New Consult vuole approfondire lo sguardo e fare luce su alcuni aspetti importanti da considerare per comprendere se l’attività svolta ricade nell’ambito della R&S finanziabile.

 

La ricerca e lo sviluppo sperimentale (R&S) riguarda tutti i lavori creativi e sistematici intrapresi per aumentare il patrimonio delle conoscenze, comprese quelle relative all’umanità, alla cultura e alla società, e per concepire nuove applicazioni delle conoscenze disponibili.

 

Si evince che le attività di ricerca e sviluppo interessano il raggiungimento di nuovi saperi o scoperte. Generalmente tali attività si concretizzano in progetti, che hanno uno specifico scopo, obiettivi e risultati prefissati. Il “Manuale Frascati” specifica che il termine “ricerca e sviluppo” comprende tre tipi di attività: la ricerca di base, la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale.

 

Ciò che è importante verificare se si ricade nella casistica della R&S finanziabile è se la vostra attività sta rispettando i cosiddetti
5 criteri di identificazione delle attività di R&S.

Vi ricordiamo che tali criteri devono essere soddisfatti contemporaneamente per ciascuna attività di R&S, sia continuativa che occasionale.

Vediamo nello specifico ogni singolo requisito della ricerca che si richiede.

#1 – Nuova

L’attività di ricerca deve puntare alle nuove scoperte.
Fine ultimo dell’attività è il raggiungimento di nuove conoscenze, adattate su diversi contesti. In particolare per le imprese, l’elemento della novità si definisce in base a un confronto con l’insieme delle conoscenze esistenti nel settore di riferimento. La nuova conoscenza, risultato dell’attività di ricerca dell’impresa, interessa sia il prodotto che il processo per la sua realizzazione, in particolare si riferisce all’ottenimento di una maggiore conoscenza da cui ne deriva un miglioramento dell’attività.

 

#2 – Creativa

L’aspetto della creatività, attraverso il contributo di un ricercatore è fondamentale affinché l’attività di ricerca venga definita tale. Non possono essere considerate ricerca quelle azioni che modificano  un processo di routine di prodotti e processi, è necessario che prevalga la componente dell’invenzione e della creatività.

 

#3 – Incerta

L’incertezza del risultati è un criterio chiave e quindi una delle caratteristiche fondamentali di un’attività di ricerca. All’inizio di un progetto di R&S, il tipo di risultato e il costo, così come i tempi di realizzazione, non possono essere determinati con precisione in funzione degli obiettivi.

In particolare, il Manuale Frascati riconosce per la fase di ricerca di base, finalizzata al potenziamento della conoscenza formale, un ampio margine della possibilità di non raggiungere i risultati desiderati.

 

#4 – Sistematica

Fondamentale è pianificare e preventivare l’attività oggetto di ricerca, con le dovute registrazioni sia del processo che dei risultati raggiunti. E’ necessario, quindi, dichiarare lo scopo del progetto di R&S e le fonti di finanziamento che si prevedono utilizzare per le attività.

 

#5  – Trasferibile e/o riproducibile

Criterio da soddisfare è, inoltre,  la messa a disposizione delle conoscenze raggiunte, assicurarne l’utilizzo e consentire ad altri ricercatori di riprodurne i risultati nell’ambito delle loro attività di ricerca e sviluppo. I dati devono comprendere anche i risultati negativi, nel caso in cui un’ipotesi iniziale non sia stata confermata o un prodotto non possa essere sviluppato come previsto. Nell’ambito commerciale, chiaramente i risultati raggiunti saranno protetti da segretezza o dalla proprietà intellettuale, ma si prevede che il processo e i risultati raggiunti siano comunque resi noti al settore di riferimento.

New Consult è consulente specializzato: mettiamo la nostra vasta esperienza a disposizione delle imprese che hanno intrapreso o vogliono intraprendere un percorso di ricerca ed attivare le agevolazioni ad esse riservate, affiancandole nella verifica e nel raggiungimento dei requisiti richiesti.

 

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Regione Lombardia – New Fashion & Design

La Regione Lombardia ha pubblicato un bando volto a sostenere le start up della regione attive nel settore del Fashion e del Design.

Le imprese devono essere attive da non oltre 48 mesi e sono previste due linee di finanziamento:

  • Linea A: spese relative a impianti, macchinari e attrezzature. Rientrano in questa linee le spese per impianti, macchinari, arredi, hardware e software.
  • Linea B: spese per l’acquisizione di servizi finalizzati alla promozione, alla digitalizzazione e all’incubazione/accelerazione. Rientrano in questa linea le spese per la partecipazione a fiere; progettazione e attuazione di campagne pubblicitarie; stampa e realizzazione di marchi, loghi, brochure e pubblicazioni aziendali;  realizzazione di siti internet e app; realizzazione sistemi di e-commerce; digitalizzazione dei processi produttivi; consulenze esterne finalizzate al supporto allo start up dell’impresa ad alto contenuto specialistico fornite da incubatori o acceleratori.

Il contributo concesso è a fondo perduto ed ammonta al 40% delle spese ritenute ammissibili fino ad un massimo di 30.000€.  Non è possibile presentare progetti le cui spese minime siano inferiori a 15.000€.

E’ possibile recuperare anche spese già sostenute a partire dal 01/01/2019.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

MISE – In arrivo oltre 500 milioni per grandi progetti di Ricerca e Sviluppo

Sono in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale i due decreti con cui vengono rilanciati gli interventi agevolativi in favore dei grandi progetti di R&S, con una dotazione finanziaria complessiva di oltre 500 milioni di euro.

Il primo decreto rifinanzia su tutto il territorio nazionale interventi agevolativi a favore delle imprese che investono in grandi progetti di ricerca e sviluppo nei settori “Agenda digitale” e “Industria sostenibile”. La misura è finanziata dalle risorse del FRI, il Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di Cassa depositi e prestiti, e del FCS, il Fondo per la crescita sostenibile del MiSE. Sono, inoltre, riservate agevolazioni per interventi riguardanti la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.

I due bandi prevedono la concessione di un finanziamento agevolato a valere sulle risorse FRI a copertura del 70% delle spese ammissibili per le PMI e del 60% per le imprese di grande dimensione, a condizione che fosse associato ad un finanziamento bancario erogato da una delle banche convenzionate. Ogni proponente, inoltre, deve sostenere spese per almeno 3 milioni di euro. Al finanziamento si aggiunge un contributo alla spesa, a valere sul FCS, nella misura del 20% della spesa ammissibile.

Con il secondo decreto viene definita una nuova agevolazione a favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell’ambito delle aree tecnologiche Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita. La misura si rivolge alle imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria in tutto il territorio nazionale, con una riserva di 50 milioni dedicata alle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Sono inoltre previste agevolazioni nel settore del “Calcolo ad alte prestazioni” coerenti con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente. E’ previsto un contributo alla spesa e un finanziamento agevolato che saranno definiti esclusivamente mediante procedura negoziale.

Oltre alle imprese, possono partecipare in forma aggregata anche i centri di ricerca e e, ai progetti del settore applicativo Agrifood, saranno ammesse anche le imprese agricole.

Che cosa è la Finanza Agevolata e quali sono i vantaggi per le imprese?

New Consult vi illustra brevemente come funziona la finanza agevolata.

La finanza agevolata è una specializzazione della finanza aziendale che si occupa del reperimento di fonti di finanziamento. Utilizza gli strumenti agevolativi pubblici di provenienza comunitaria, nazionale e locale che vengono messi a disposizione delle imprese in un’ottica di sviluppo territoriale e di miglioramento della competitività del sistema economico.

Ha come obiettivo, dunque, quello di favorire lo sviluppo del tessuto imprenditoriale nazionale, incrementando la competitività delle imprese esistenti e la nascita di nuove realtà imprenditoriali.

Le fonti di riferimento per i finanziamenti sono:

  • Legislazione comunitaria
  • Legislazione nazionale
  • Legislazione regionale
  • Normazione di altri enti (provincie, comuni, enti economici territoriali)
  • Strumenti di natura privatistica o mista pubblico/privato (Associazioni di categoria – ad esempio – CCIAA)

Nella vastità delle opportunità, rivolgersi a un consulente specializzato diventa strategico e di estremo aiuto, essendo costantemente informato sull’uscita di bandi utili, conoscendo le diverse tipologie di finanziamento a seconda dei settori, affiancando le aziende – clienti nella pianificazione del progetto e per occuparsi direttamente della preparazione della pratica per la richiesta di contributi, che spesso presenta una certa complessità e competenza.

 

Il professionista, dopo avere analizzato tutti i percorsi disponibili e i mezzi più idonei, individua le soluzioni più adeguate al tipo d’investimento che l’azienda intende intraprendere.

 

Inoltre, ogni finanziamento ha delle caratteristiche proprie di funzionamento: i beneficiari, la durata temporale, i costi ammissibili, e tutta una serie di requisiti obbligatori che devono essere assolutamente rispettati per poter attivare qualsiasi tipologia di finanziamento agevolato.

Quando si parla di contributi e agevolazioni alle imprese, quasi sempre si pensa soltanto ai contributi a fondo perduto. In realtà la finanza agevolata mette a disposizione delle imprese strumenti molti diversi, adatti a bisogni differenti.
Ecco una breve sintesi delle tipologie degli strumenti:

  • contributi a fondo perduto
  • finanziamenti agevolati
  • garanzia del credito
  • crediti d’imposta
  • sgravi fiscali e contributivi
  • strumenti di intervento nel capitale di rischio

New Consult mette a disposizione sul proprio sito un comodo  CERCA BANDI per offrire la possibilità alle aziende d’individuare il proprio bando d’interesse e ricevere una prima consulenza gratuita!

 

In definitiva, possiamo affermare che la Finanza Agevolata offre strumenti per la creazione di opportunità e creazione di valore per le piccole e medie imprese, le quali sono oggetto di attenzione anche dell’Unione Europea, attraverso l’adozione di politiche, misure e strumenti a loro favore, di tipo finanziario e reale.

 

La finanza agevolata non è una forma di sostegno finalizzata alla sopravvivenza o protezione di soggetti deboli di fronte alla concorrenza delle grandi imprese, quanto piuttosto mira a promuovere il loro sviluppo economico e sociale, lo spirito imprenditoriale e l’innovazione.

 

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New Consult vi spiega il credito d’imposta per la formazione 4.0

Come fruire del credito d’imposta per le spese del personale per la formazione e quali sono le condizioni per la sua applicazione

 

Una delle interessanti novità degli emendamenti della Legge di Bilancio 2019 vi è la fruizione del credito d’ imposta finalizzata all’acquisizione o al consolidamento delle conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0.

L’obiettivo è quello di incoraggiare le imprese a investire nella formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale.

Innovare significa anche dedicare risorse e tempo all’aggiornamento del proprio personale in linea con le emergenti esigenze e novità tecnologiche presenti sui propri mercati di riferimento.

New Consult vi segnala che esistono misure di finanza agevolata che mettono a disposizione degli imprenditori agevolazioni finanziarie e contributi finalizzati alla formazione aziendale.

 

Vediamo nel dettaglio cosa prevede la misura!

Benefici

  • Credito d’imposta del 40% delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario
  • Sono ammissibili al credito d’imposta anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.
  • La misura è applicabile alle spese in formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017.

A chi si rivolge

  • Imprese residenti nel territorio dello Stato Italiano
  • Enti non commerciali residenti svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d’impresa.
  • Imprese residenti all’estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano

Come fare domanda

Si accede in maniera in fase di redazione del bilancio, con successiva compensazione mediante presentazione del modello F24 in via telematica all’Agenzia delle Entrate.
Rendicontazione contabile certificata.
Obbligo di conservazione di una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte.

 

New Consult è il vostro partner ideale, per la preparazione della pratica e per la ricerca di finanziamenti e agevolazioni per i vostri investimenti.

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