Brevetti+, Marchi+ e Disegni+: al via i bandi 2023

Con una dotazione complessiva di 32 milioni di euro, riaprono i bandi Marchi+, Disegni + e Brevetti destinati alle PMI su tutto il territorio nazionale e di qualunque settore.

Nello specifico:

Marchi + concede contributi a fondo perduto fino all’80% per le spese sostenute per il deposito e i servizi a esso connessi (progettazione del marchio, assistenza per il deposito, ricerche di anteriorità, assistenza legale, tasse) di un marchio presso l’EUIPO e/o l’OMPI. Sono agevolabili le spese già sostenute a partire dal 1 gennaio 2020 alla data di presentazione della domanda.

Brevetti + concede contributi fino all’80% e fino a 140.000€ per l’acquisto di servizi specialistici volti alla valorizzazione economica del brevetto (titolari o licenziatari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1° gennaio 2022 oppure titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1 gennaio 2021 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”).

I servizi possono riguardare:

  • A. Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (studi di fattibilità; progettazione produttiva; studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo; progettazione e realizzazione firmware per macchine CNC; progettazione e realizzazione software; test di produzione; rilascio certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda).
  • B. Organizzazione e sviluppo (organizzazione dei processi produttivi;  analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali; definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi).
  • C. Trasferimento tecnologico (predisposizione accordi di segretezza; predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto; costi dei contratti di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati);).

Ai fini dell’ammissibilità del progetto di valorizzazione: – il progetto non può basarsi su un unico servizio; – nel progetto deve essere presente almeno un servizio della Macroarea A; – gli importi richiesti per i servizi relativi alle Macroaree B e C, complessivamente, non possono superare il 40% del totale del piano richiesto

Disegni + concede contributi fino all’80% e fino a 60.000€ per la realizzazione di un progetto per valorizzare un disegno/modello.

Il disegno/modello deve essere registrato presso l’UIBM o l’EUIPO o OMPI. Il disegno/modello deve essere registrato a decorrere dal 1° gennaio 2021 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione ed essere in corso di validità.

Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisizione dei seguenti servizi: a. ricerca sull’utilizzo di materiali innovativi; b. realizzazione di prototipi; c. realizzazione di stampi; d. consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del prodotto/disegno; e. consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale; f. consulenza specializzata nell’approccio al mercato (es. business plan, piano di marketing, analisi del mercato, progettazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online) e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello; g. consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione (azioni legali relative a casi concreti).

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire:

dal 24 ottobre 2023 per Brevetti+

dal 7 novembre 2023 per Disegni+

dal 21 novembre 2023 per Marchi+  

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Regione Emilia Romagna – Sostegno degli investimenti delle imprese del turismo

Al fine di favorire la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta turistica e dei relativi servizi, la competitività e la sostenibilità delle imprese turistiche dell’Emilia-Romagna, la Regione concede contributi a fondo perduto fino a 200.000€ per gestori e proprietari di strutture ricettive alberghiere (alberghi, residenze turistico alberghiere, condhotel) e all’aperto (camping, villaggi turistici, marina resort) che intraprendono progetti volti:

– alla realizzazione di nuove strutture ricettive esclusivamente in immobili esistenti, anche se oggetto di demolizione e ricostruzione;
– alla riqualificazione, ammodernamento, ampliamento delle strutture ricettive esistenti;
– al rinnovo delle attrezzature e degli arredi;
– all’offerta di nuovi servizi alla clientela e/o al loro miglioramento, tramite soluzioni innovative e/o digitali attente anche agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.

Il contributo previsto nel presente bando sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 40% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a complessivi euro 200.000.

Tale percentuale è elevabile al 50% nel caso di aumento occupazionale, possesso del rating di legalità, impresa femminile/giovanile, impresa collocata nelle aree montante.

La dimensione economica minima del progetto è pari a 200.000€.

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INAIL – Pubblicato l’avviso ISI 2022

L’INAIL mette a disposizione delle aziende che investono nel miglioramento dei livelli di sicurezza dei lavoratori ben 333 milioni di euro.

Il bando è rivolto a tutte le imprese, anche individuali, su tutto il territorio nazionale e operanti in qualsiasi settore con le distinzioni dei vari assi.

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Progetti di investimento (Sostituzione di macchine ante 98 o ante 2006, riduzione rischio rumore, riduzione rischio vibrazione, riduzione rischio caduta dall’altro, riduzione rischio chimico, etc)  e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale – Assi di finanziamento 1.1 e 1.2
  • Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) – Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto – Asse di finanziamento 3
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (ambito ristorazione) – Asse di finanziamento 4
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.

Il finanziamento, a fondo perduto, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’iva, come di seguito riportato.

a) Per gli Assi 1, 2, 3 contributo del 65% delle spese, fino a 130.000€; per l’asse 4 il contributo ammesso a fondo perduto è fino a 50.000€;
b) Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)

fino ad un massimo di 60.000,00 euro.

E’ possibile avere una prevalutazione gratuita e senza impegno cliccando sul seguente link:

PREVALUTAZIONE

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ANTICIPAZIONE – Regione Lombardia – Pacchetto Investimenti da 210 milioni

La Regione Lombardia, nell’ambito del PR-FESR 2021-2027, ha varato un pacchetto di interventi da 210 milioni rivolto alle piccole e medie imprese e alle MidCap della Regione.

Il pacchetto si suddivide in tre linee:

  • Linea Sviluppo;
  • Linea Efficientamento energetico;
  • Linea Attrazione Investimenti.

La Linea Sviluppo finanzia i piani di sviluppo aziendale, finalizzati all’ammodernamento e ampliamento produttivo, devono avere un importo minimo dell’investimento pari a 100.000 euro e le spese possono riguardare:

  • Acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi
  • Acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio
  • Acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione
  • Opere murarie, opere di bonifica e impiantistica.

La Linea Efficientamento Energetico incentiva investimenti dedicati all’efficientamento energetico degli impianti produttivi delle imprese. L’obiettivo è la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi, sia attraverso la riduzione dei consumi energetici che attraverso il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi esistenti.

Le spese ammesse sono:

  • Acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature ed hardware, in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento ovvero funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
  • acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia rinnovabili, esclusivamente in combinazione con le altre voci;
  • acquisto e installazione di impianti di produzione di energia termica e frigorifera e di impianti di cogenerazione/trigenerazione;
  • acquisto e installazione di sistemi di accumulo dell’energia e di inverter;
  • acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento ovvero funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
  • acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico;
  • acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);
  • acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas;
  • acquisizione di brevetti;
  • opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui dalla prima alla sesta voce di spesa nel limite del 20% di tali voci di spesa.
  • costi di formazione relativi al progetto presentato;
  • spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche e diagnosi energetiche, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.);
  • spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili.

La Linea Attrazione Investimenti finanzia gli investimenti finalizzati all’avvio di uno stabilimento produttivo in una nuova sede operativa o all’ampliamento di uno stabilimento già operativo.

Le spese oggetto di incentivo sono:

  • acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali;
  • acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio;
  • acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione;
  • opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione, nel limite del 20% di tale voce di spesa;
  • acquisto di proprietà di immobili destinati all’esercizio dell’impresa e/o eventuali costi di ristrutturazione;
  • costi per servizi di consulenza prestati da consulenti esterni.

Per tutte le linee l’agevolazione si compone di:

  • una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogato dai Soggetti Finanziatori e finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie per l’investimento;
  • un contributo a fondo perduto in conto capitale sull’investimento.

L’intensità del contributo a fondo perduto è del:

  • 35% per le micro e piccole imprese;
  • 25% per le medie imprese;
  • 15% per le MidCap.

Tale percentuale è aumentata del 15% per le aree di aiuto a finalità regionale.

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Lombardia: 27 milioni per progetti di Ricerca e Innovazione

La Regione Lombardia, tramite una delibera di giunta, ha approvato i criteri applicativi e gli elementi essenziali di “Ricerca & Innova”, la prima misura che rende operativo l’Asse 1 del Programma FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) 2021-2017,  che sostiene gli investimenti in ricerca industrialesviluppo sperimentale e innovazione di processo delle PMI lombarde con una dotazione di 27 milioni di euro.

Sono ammissibili progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e di innovazione di processo, afferenti alle macrotematiche della Strategia di Specializzazione intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia – S3 2021-2027 e realizzati dalle PMI con sede operativa in Lombardia e almeno due bilanci approvati.

Le agevolazioni sono previste fino al 100% delle spese ammissibili, per un ammontare comunque non superiore a 1 milione di euro, e in particolare:

  • per PMI: il 70% sotto forma di Finanziamento agevolato e il restante 30% sotto forma di contributo in conto capitale;
  • a favore di startup e PMI innovative: il 65% sotto forma di Finanziamento agevolato e il restante 35% sotto forma di contributo in conto capitale;
  • per progetti green: il 60% sotto forma di Finanziamento agevolato e il restante 40% sotto forma di contributo in conto capitale per i progetti ‘Green’, intesi come progetti afferenti a macrotematiche e/o priorità della S3 che concorrono agli obiettivi del New Green Deal Europeo.

Per i dettagli sulle tipologie di spese ammissibili e le tempistiche di apertura dello sportello, bisognerà attendere la pubblicazione del bando previsto per il mese di dicembre.

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MISE – Green New Deal

Con una dotazione di 750 milioni di euro, il MISE finanzia progetti di ricerca industrialesviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare del Green New Deal italiano.

Il bando è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

I progetti dovranno rispettare gli obiettivi del New Green Deal italiano:

  • decarbonizzazione dell’economia
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale dovranno essere mirate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di quelli già in essere.

I progetti dovranno essere sviluppati tra un minimo di 12 mesi e un massimo di 36 mesi e non possono prevedere spese inferiori a 3 milioni di euro.

Le agevolazioni previste consistono in:

  • Finanziamenti agevolati per il 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari (per il 20% dell’importo);
  • Contributi a fondo perduto per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto pari al 15% come contributo a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione, e pari al 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

 

Emilia Romagna – Fondo perduto per investimenti 4.0

La Regione Emilia Romagna concede contributi a fondo perduto del 40% (elevabile al 45% a fronte di determinate casistiche) fino a 150.000€ per investimenti volti a  realizzare  progetti innovativi finalizzati ad introdurre le più moderne tecnologie digitali nei propri processi produttivi e organizzativi.

Possono partecipare le PMI della regione e sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

a) acquisto di strumenti, attrezzature, macchinari hardware (ivi comprese le spese di trasporto), software e/o servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS (Software as a service);

b) realizzazione di piccoli interventi edili, murari e di arredo strettamente collegati e funzionali all’installazione di strumenti, macchinari e attrezzature. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 10% della voce di spesa indicata nella precedente lettera a) e comunque per un importo massimo di 10.000,00 €;

c) acquisizione di consulenze specialistiche legate all’implementazione dei processi oggetto di intervento Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 30% della voce di spesa indicata alla lettera a) e b) e comunque per un importo massimo pari a 20.000,00 €;

d) costi generali per la definizione e gestione del progetto, compreso l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste per effetto dell’implementazione del progetto di digitalizzazione. Tale spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario pari al 5%.

I progetti potranno riguardare:

  • l’implementazione di soluzioni tecnologiche finalizzate a favorire un primo passo verso l’ottimizzazione delle funzioni aziendali (DIGITALIZZAZIONE BASE);
    oppure
  • l’introduzione/implementazione di almeno una delle 9 tecnologie abilitanti previste dal piano nazionale impresa 4.0 (Internet delle cose, Big data analytics,
    Integrazione orizzontale e verticale dei sistemi, Simulazioni virtuali, Robotica, Cloud computing, Realtà aumentata, Stampanti 3d, Cybersecurity), compreso l’adattamento di impianti esistenti ad almeno una delle suddette tecnologie.

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MISE – Investimenti Sostenibili 4.0

Il Ministero dello Sviluppo Economico, grazie ai fondi del PNRR, ha pubblicato un bando volto a incentivare nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dall’emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese operanti nei settori dell’industria manifatturiera e dei servizi conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

I programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale.

Sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le  spese   strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di  investimento , relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino:

a) macchinari, impianti e attrezzature;

b) opere murarie, nei limiti del  40  (quaranta)  per  cento  del totale dei costi ammissibili;

c) programmi informatici e  licenze  correlati  all’utilizzo  dei beni materiali di cui alla lettera a);

d) acquisizione  di  certificazioni  ambientali.

Sono ammissibili progetti di almeno 500.000€ se realizzati nell’area del Mezzogiorno e di almeno 1 milioni di euro per altre regioni. Il contributo a fondo perduto varia a seconda della zona di realizzazione del progetto e della dimensione aziendale.

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ER – Riapre lo sportello per il Fondo StartER ed il Fondo Energia

Riapre il 30 marzo lo sportello in Emilia Romagna per presentare domanda a valere sul Fondo StartER e sul Fondo Energia.

Il Fondo StartER finanzia lo sviluppo di nuove imprese costituite da meno di 5 anni sul territorio regionale mediante un finanziamento del 100% delle spese agevolabili con un tasso per il 70% a tasso zero e per il restante 30% a tasso bancario.  I progetti presentati sui comuni interessati da estrazione di idrocarburi possono ottenere un contributo a fondo perduto fino al 30% della provvista pubblica e per un massimo di 30.000€.

I progetti agevolabili sono quelli rivolti a:

  • innovazione produttiva e di servizio;
  • sviluppo organizzativo;
  • messa a punto dei prodotti e servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo;
  • consolidamento e creazione di nuova occupazione sulla base di piani industriali;
  • introduzione ed uso efficace di strumenti ICT, nelle forme di servizi e soluzioni avanzate, con acquisti di soluzioni customizzate di software e tecnologie innovative per la manifattura digitale.

Il Fondo Energia sostiene progetti volti a:

  • migliorare l’efficienza energetica ed ridurre i gas climalteranti;
  • produzione di energia da fonti rinnovabili, esclusivamente per autoconsumo, nonché gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi della Direttiva 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio.

L’agevolazione consiste anche per questo fondo in un finanziamento del 100% delle spese agevolabili con un tasso per il 70% a tasso zero e per il restante 30% a tasso bancario. Il Fondo concede, inoltre, un contributo a fondo perduto, che copre le spese tecniche sostenute per la diagnosi energetica, e/o lo studio di fattibilità, e/o la preparazione del progetto di investimento.
L’importo massimo del contributo non potrà superare il 12,5% della quota pubblica di finanziamento.

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Fondo Impresa Femminile: da maggio via alle domande

Prende il via il Fondo del Ministero dello sviluppo economico che incentiva le donne ad avviare e rafforzare nuove attività imprenditoriali per realizzare progetti innovativi.

La misura prevede due linee di intervento principali:

  • Linea A per le imprese femminili costituite da meno di 12 mesi o promosse da persone fisiche che si impegnino alla costituzione;
  • Linea B per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi.

Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

a) immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;

b) immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;

c) servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;

d) personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;

e) esigenze di capitale circolante secondo alcuni limiti a seconda della linea di intervento.

La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:

  • per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
    • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
    • 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
  • per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
    • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
    • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

A partire da maggio potranno essere presentate le domande per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, secondo il calendario delle date di apertura degli sportelli:

  • per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 5 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 19 maggio 2022;
  • per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 24 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022.