Ai nastri di partenza il Credito d’imposta per la rimozione amianto lunedì 2 Maggio 2016

Ai nastri di partenza il Credito d’imposta per la rimozione amianto

Partono gli sconti fiscali per le imprese che avviano operazioni di bonifica da amianto dei loro capannoni.

La norma, prevista dal collegato ambientale di fine 2015, si appresta ad essere attuata da un decreto che il Ministero dell’Ambiente ha approvato in questi giorni, ma che è ancora in attesa del concerto del Ministero dell’Economia. La sostanza, comunque, è che tra maggio e giugno scatterà un credito d’imposta del 50% per tutti gli interventi pagati nel corso del 2016. Lo sgravio potrà essere portato in compensazione dal 2017. Il totale dei soldi disponibili sarà di 17 milioni di euro in tre anni.

Il decreto spiega, anzitutto, quali saranno i soggetti beneficiari del credito d’imposta. Si tratta dititolari di reddito di impresa che effettuano interventi di bonifiche su capannoni nel corso del 2016. Guardando alle tipologie di interventi, saranno ammissibili due categorie di operazioni.

Gli interventi ammissibili

In primo luogo, il decreto cita “gli interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell’amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro”. Quindi, potranno accedere al bonus gli interventi fisici di bonifica.

Non solo. La richiesta potrà essere fatta anche per consulenze professionali e perizie tecniche, entro il limite del 10% delle spese totali e, comunque, non oltre i 10mila euro per ogni progetto.

Guardando ai numeri del credito d’imposta, questo vale il 50% delle spese totali. Il limite minimo per chiedere lo sconto è un valore del progetto di almeno 20mila euro. Per ogni impresa, comunque, non potranno essere ammessi costi superiori a 400mila euro totali: sono pari a 200mila euro di sconto fiscale.

Per presentare le domande sarà necessario collegarsi a un portale del Ministero dell’Ambiente, che ha già approntato una piattaforma informatica tramite la quale diventerà possibile gestire una sorta di click day per le richieste. La concessione di nuovi fondi, infatti, andrà avanti fino all’esaurimento del plafond disponibile. Parliamo di 17 milioni, spalmati su tre annualità: 5,6 milioni di euro all’anno.

La pubblicazione del decreto è programmata nel giro di poche settimane, comunque entro il mese di maggio al massimo. Dopo trenta giorni partirà il click day che, quindi, facendo qualche calcolo dovrebbe scattare a giugno. La aziende interessate dovranno predisporre la richiesta seguendo ilmodello tipo del Ministero. Nel caso in cui non vengano rispettati i requisiti previsti dal decreto, sarà possibile anche procedere a una revoca successiva delle assegnazioni.

Fonte: fasi.biz