Il bando Artes4.0 finanzia progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che sfruttino le tecnologie 4.0 per fronteggiare l’emergenza dovuta alla pandemia da COVID-19 e in generale per la lotta alle malattie infettive, con l’obiettivo di contenere gli effetti sociali ed economici a breve e lungo termine su tutti i settori sia pubblici che produttivi.
I progetti ammissibili al finanziamento devono essere integralmente compresi in una o un sottoinsieme delle seguenti aree tematiche focus di ARTES 4.0:
a. Robotica e macchine collaborative.
b. Sistemi di Intelligenza Artificiale.
c. Tecnologie per l’ottimizzazione real-time di processo.
d. Realtà aumentata, virtuale e sistemi di telepresenza multisensoriale e Human Computer Interaction.
e. Soluzioni 4.0 per la tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro.
f. Digitalizzazione e robotizzazione di processi per aumentare la produttività e la sicurezza degli operatori.
g. Tecnologie per la security, “Cyber” e non, “augmented” (anche mediante droni in aree contaminate e/o in quarantena.
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal bando:
• Micro Imprese e start-up.
• Piccole Imprese.
• Medie Imprese.
• Grandi Imprese
Le imprese possono partecipare in forma singola o di partenariati costituiti da imprese (ATS/ATI o altra forma contrattuale equipollenti in uso nello Stato italiano).
Le Università e gli Organismi di Ricerca possono partecipare alle proposte progettuale non come partner ma come fornitori di beni e servizi nell’ambito di collaborazioni di ricerca, ricerca contrattuale, servizi di consulenza e servizi equivalenti.
La misura prevede un’agevolazione a fondo perduto fino a 100.000 € per ciascun progetto (oltre ad un supporto di ulteriori 20.000 € per sviluppo rapido di prototipi), così distribuiti:
– 50% per ricerca industriale;
– 25% per sviluppo sperimentale.
Una lista non esaustiva dei possibili ambiti applicativi dei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ammissibili al finanziamento:
• Contenimento dell’emergenza sanitaria.
• Attività lavorative a distanza (smart working).
• Sanificazione degli ambienti.
• Predisposizione di strutture sanitarie a supporto degli ospedali (es. pre-triage).
• Diagnostica, terapia e gestione clinica per il contenimento e la prevenzione.
• Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
• Monitoraggio e assistenza a pazienti in isolamento
• Sistemi di assistenza clinica a distanza.
• Decontaminazione.
• Equipaggiamenti protettivi per il personale medico coinvolto in prima linea nell’emergenza.
• Sistemi di monitoraggio dei parametri vitali (es. misurazione di temperatura nelle aree pubbliche e nei porti di ingresso).
• Telemanipolazione “soft” di attrezzature ed impianti /laboratori in aree contaminate, a supporto dello “smart working”.
• Manutenzione predittiva e “anomaly/fault detection” in aree ed attrezzature “critiche” Industriali e/o strutture sanitarie critiche (quarantena o contaminate, continuità in assenza di operatori umani).
• Altro.